Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, attualmente in Amazzonia, in un’intervista al settimanale Oggi ha parlato della situazione drammatica della foresta.
“La crisi dell’Amazzonia non è un dramma circoscritto alla sua geografia fisica, ma una ferita aperta nel cuore della nostra umanità e un campanello d’allarme per la salute del pianeta che richiede un’azione globale. Dal cuore della foresta, posso confermare che la situazione è drammatica, il simbolo palpabile di quanto l’avidità umana possa devastare interi ecosistemi e mettere a rischio il futuro dell’umanità”.
“Di fronte a questo dramma, l’inazione dei leader mondiali, che hanno lasciato fallire il vertice interamazzonico di Belém, è inaccettabile. Come ben afferma il climatologo e Premio Nobel per la Pace Carlos Nobre, se la rotta non verrà invertita entro i prossimi 20 anni, la foresta pluviale si trasformerà in una savana semi-arida, con conseguenze catastrofiche sul clima globale e in termini umani. Parliamo di un genocidio silenzioso che sta avvenendo sotto il nostro naso: l’eliminazione sistematica dei popoli indigeni, i guardiani ancestrali di questa foresta”.
“Le politiche catastrofiche di Bolsonaro sono state un acceleratore di questo disastro, ma la mancanza di una strategia complessiva per contrastare la deforestazione è un problema che va oltre le linee politiche perché anche i governi di sinistra, come quello di Lula, pur arrestando la deforestazione, devono fare molto di più. Il Brasile potrebbe essere una superpotenza di energie rinnovabili, ma ancora si trascina nel pantano dei combustibili fossili, complici i tentennamenti di ogni colore politico. E cosa fa il resto del mondo” Promesse vuote. Il finanziamento per la protezione dell’Amazzonia è come un’illusione ottica: sempre promesso, mai realizzato. L’Amazzonia è una questione urgente che richiede azione immediata e responsabilità condivisa: lo sostengono gli scienziati, lo chiedono i popoli indigeni. Perché se l’Amazzonia crolla, non crollerà da sola. Cadrà portandosi dietro l’equilibrio del clima mondiale, l’equità sociale e la nostra stessa umanità”.