Il vicepresidente del Brasile Geraldo Alckmin ha promesso ieri che verranno inviati ulteriori aiuti allo stato di Amazonas, dove i fiumi si stanno prosciugando a causa di una grave siccità, causando morie di massa di pesci e delfini. Lo scrive la Afp in report disponibile online.
“Non mancheranno le risorse per tutto ciò che è necessario.
Stiamo lavorando per liberare più risorse il più rapidamente possibile per aiutare la popolazione”, ha detto Alckmin ai giornalisti nel nord di Manaus, dopo un viaggio in elicottero per valutare la situazione.
Alckmin e altri ministri del governo hanno visitato lo stato di Amazonas su richiesta del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, che si sta riprendendo da un intervento all’anca.
Amazonas, lo stato più grande del Brasile, coperto da immense distese di foresta tropicale, è attualmente nella sua stagione secca, aggravata però dal fenomeno del riscaldamento El Nino che riduce la formazione di nuvole, il che significa anche meno pioggia del solito.
Secondo la ministra dell’Ambiente Marina Silva, prosegue la Afp, “il riscaldamento del Nord Atlantico dovuto al cambiamento climatico incontrollato” sta esacerbando il periodo di siccità.
Oltre alla moria di massa di pesci e delfini rosa di fiume, i bassi livelli dell’acqua stanno impedendo la navigazione sui corsi d’acqua, fondamentale per le comunità locali per ricevere rifornimenti e spostarsi. Le autorità stanno dando priorità alla fornitura di cibo, acqua, carburante e medicine alle popolazioni.
La settimana scorsa Silva ha annunciato che il governo stava inviando aiuti di emergenza nella zona, dove la siccità sta colpendo circa 500mila persone.
Il governo ha inoltre stanziato 138 milioni di reais (27 milioni di dollari) per dragare i fiumi Madeira e Solimoes per aumentare la profondità dei corsi d’acqua e facilitare la navigazione.
Alckmin ha affermato che potrebbero essere necessari fino a 45 giorni per completarlo.
“Secondo gli esperti, nella regione la stagione delle piogge inizierà solo a novembre e sarà difficile che i fiumi ritornino al loro livello normale”, ha affermato il governatore dell’Amazzonia Wilson Lima.
