In Italia l’estate non dovrebbe portare la siccità che si è verificata lo scorso anno, soprattutto grazie alle nevicate che recentemente hanno imbiancato i profili montani. Unica eccezione potrebbe essere la Sicilia, dove i razionamenti sembrano obbligati. Della situazione idrica ha parlato Nicola Dell’Acqua, commissario dell’emergenza Idrica, in un’intervista al Sole 24 Ore.
«I consorzi di bonifica hanno già in essere investimenti per 2,4 miliardi che porteranno entro il 2025 a un risparmio di un miliardo di metri cubi d’acqua per gli usi agricoli, di cui 800 milioni solo di riduzioni di perdite».
«La scarsa manutenzione delle dighe e degli invasi ha causato una diminuzione della capacità di quasi il 30%: 3 miliardi di metri cubi in meno su 13 miliardi complessivi. Il problema è che soltanto per rimuoverne 58 milioni, secondo le stime, servirebbero 500 milioni di euro».
«Dal punto di vista operativo servono risparmi d’acqua, riduzione delle perdite e corretta manutenzione degli invasi e ricariche acquifere. In seconda battuta, nuove opere. Tenendo presente, però, che l’approvvigionamento idrico primario, inteso come l’insieme delle infrastrutture idriche a monte dei diversi settori di impiego dell’acqua necessita di una nuova governance per superare la frammentazione e le lacune nella pianificazione».
«Come reso noto dal vicepremier Matteo Salvini, che presiede la cabina di regia, le Regioni hanno presentato 562 proposte da 13,5 miliardi per il piano nazionale di interventi strutturali e per la sicurezza del settore idrico. Ma la volontà è quella di varare entro giugno un piano straordinario per gli interventi più urgenti. Molte opere sono comunque già in corso, grazie al Pnrr e ai fondi strutturali».