Siria, speranza per la liberazione di padre Mourad

Ancora nessuna conferma dalla Nunziatura apostolica di Damasco sul rilascio del sacerdote e dei cristiani rapiti a inizio agosto ad al-Qaryatain. Si attende

Siria, speranza per la liberazione di padre Mourad
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3 Settembre 2015 - 15.05


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Si continua a sperare. Anche se non c’è nessuna notizia certa. Nessuna conferma o smentite dalla Nunziatura apostolica di Damasco sull’accordo per la liberazione dei cristiani [url”rapiti ad inizio agosto”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=77176&typeb=0&siria-l-isis-rapisce-230-civili-tra-loro-molti-cristiani[/url] ad al-Qaryatain, nella provincia siriana di Homs. Dovrebbe esserci anche padre Jacques Mourad, sequestrato a maggio, nell’accordo. Secondo le ultime notizie di Tele Lumiere, tv libanese cattolica il padre starebbe bene. Il monsignor Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco parla all’AdnKronos International: “da parte mia non posso né confermare né smentire e attendo di avere delle prove”.

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L’emittente libanese Tele Lumiere ha spiegato di aver “contattato un prete siriano della zona di al-Qaryatain, che ha confermato che padre Jacques è vivo e sta bene” e che continua la trattativa per la liberazione dei cristiani sequestrati.

Sempre Tele Lumiere è in possesso di un video in cui padre Mourad compare e fa sapere di essere in buone condizioni fisiche. Non si sa, purtroppo,a quando risalga la registrazione.

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Fonti vicine all’arcidiocesi siro-cattolica di Homs parlano anche di una lettera, attribuita a padre Jacques, in cui si invitano sacerdoti e membri della comunità monastica a lasciare il monastero di Mar Musa, perchè la situazione sarebbe troppo pericolosa e instabile nella regione di riferimento. Soprattutto per i cristiani. Ma anche sulla lettera non c’è nessuna conferma di autenticità.

Secondo la Rete assira per i diritti umani ieri si sarebbe arrivati ad un accordo tra i portavoce dell’Isis e della Mezzaluna rossa internazionale per la liberazione di un gruppo di cristiani rapiti ad al-Qaryatain. La trattativa riguarda 270 cristiani, un primo gruppo dei quali avrebbe dovuto raggiungere già ieri pomeriggio i villaggi di Sadad e Fayrouza.

Tra gli ostaggi dovrebbe esserci anche padre Mourad, priore del monastero di Mar Elian. Edificio, quest’ultimo, che – secondo una notizia del 21 agosto dell’Osservatorio siriano per i diritti umani – è stato distrutto dallo stato Islamico.

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Non c’è ancora nessuna conferma. Certo è che esistono dei negoziati in corso, come ha confermato anche l’Osservatorio assiro per i diritti umani, secondo cui membri del clero siriaco di Homs e miliziani dell’Is trattano per la liberazione di 100 famiglie cristiane di al-Qaryatain. Anche l’Osservatorio assiro assicura che padre Mourad è vivo e sta bene.

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