Nei giorni scorsi Globalist lo ha raccontato, spiegando che man mano che l’accerchiamento di Mosul e di tutta l’area continuava, lo Stato Islamico aveva aumentato la repressione interna e le condanne a morte.
E adesso, in concomitanza con l’offensiva di Mosul, il centro media Ninawa dell’Isis ha diffuso un video in quale si vedono tre “processi” ed esecuzioni di una serie di persone accusate di aver spiato per conto del nemico o di aver fatte scritte sui muri contro il Califfato.
Il video dura 11 minuti e 57 secondi ed è stato diffuso dallo Stato Islamico per terrorizzare la popolazione.
L’ultima esecuzione – come viene mostrato – avviene di fronte a centinaia di persone. Alcune di loro sono state intervistate per sottolineare il loro appoggio alle uccisioni.