I pirati telematici russi hanno spiato centinaia di politici in tutto il mondo
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I pirati telematici russi hanno spiato centinaia di politici in tutto il mondo

Secondo l'Associated press, il gruppo di kackers 'Fancy Bear' si è introdotta in migliaia di caselle postali. Tra gli spiati anche militari, aziende e dissidenti russi

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14 Novembre 2017 - 08.36


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Non solo gli Stati Uniti, ma il mondo intero è condizionato dall’attività di pirati informatici russi, nonostante il fatto che Donald Trump creda al suo amico e collega Putin, per poi correggere la sua posizione dicendo di avere fiducia nelle agenzie di intelligence americane. Lo affermamo documenti inediti ottenuti dall’Associated Press, in cui si sostiene che gli obiettivi dei pirati russi erano ben altri che non solo quello di danneggiare Hillay Clinton nell corsa alla Casa Bianca dello scorso anno.
Questi documenti sembrano dimostrare definitivamente gli stretti legami tra gli hackers russi e il governo del loro paese, portando alla luce un’operazione che si svolge da anni, con tentativi di intrusione nelle caselle di posta elettronica Gmail di 4700 utenti, tra cui il nunzio vaticano a Kiev e il gruppo musicale delle Pussy Riot.
L’AP è giunta alle sue conclusioni dopo avere esaminato 19.000 link sviluppati dalla società Secureworks, decine di e-mail false o fraudolente, ed interviste con più di un centinaio di obiettivi dell’azione dei pirati.
Secureworks ha scoperto questi dati per caso quando un gruppo di hacker chiamato Fancy Bear ha svelato per errore alcune delle sue attività di phishing. I documenti rivelano un legame diretto tra gli hacker e le fughe di notizie che hanno sconvolto gli ultimi giorni delle elezioni presidenziali, in particolare i messaggi di posta elettronica personali di John Podesta, il direttore della campagna di HIllary Clinton.
L’elenco ottenuto da Secureworks si estende dal marzo 2015 al marzo 2016. La maggior parte degli obiettivi identificati sono stati negli Stati Uniti, in Ucraina, in Russia, in Siria e in Georgia.
Negli Stati Uniti, Fancy Bear ha cercato di infiltrarsi almeno 573 caselle di posta elettronica di Gmail, compresi quelli degli ex segretari di Stato John Kerry e Colin Powell e dei generali Philip Breedlove e Wesley Clark. Ad essere attaccati telematicamentre sono stati subappaltatori delle forze armate statunitensi – come Boeing, Raytheon e Lockheed Martin – e membri di spicco della comunità di intelligence. Sono stati attaccate le caselle di posta elettronica di più di 130 membri del Partito Democratico e, oltre a John Podesta,  altri membri dello staff di Hillary Clinton. Anche alcuni repubblicani sono stati presi di mira.
In Ucraina, Fancy Bear ha rivolto la sua attenzione sul presidente Petro Poroshenko e suo figlio Alexei e su un gruppo di personalità politiche, come il ministro dell’Interno Arsen Avakov ed una ventina di parlamentari.
In Russia, Fancy Bear si è concentrata su attivisti di opposizione e decine di giornalisti. Tra i suoi obiettivi c’è stato l’uomo d’affari Mikhail Khodorkovsky e un membro del gruppo Pussy Riot, Maria Alekhina. Tra gli spiati anche un centinaio di esponenti della società civile, come l’attivista anti-corruzione Alexei Navalny.
“Tutto in questo elenco ha un senso”, ha detto l’analista russo Vasili Gatov, pure lui nel mirino dei pirati. Secondo lui, il Cremlino sarebbe stato particolarmente interessato a Navalny, uno dei pochi avversari di Putin conosciuto in tutto il Paese.
Secondo le agenzie di intelligence statunitensi, Fancy Bear è una creazione del Cremlino, ma erano solo sospetti (come il fatto che l’orso – Bear – sia l’emblema della Russia), fino a quando Secureworks non ha scoperto l’elenco degli spiati.
Potrebbe non essere una coincidenza che il 95% delle attività di spionaggio telematico sia stato generato durante le ore lavorative di Mosca, tra le 9 e le 18, dal lunedì al venerdì.

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