Chi sono le milizie al soldo di Erdogan responsabili dei crimini di guerra contro i curdi
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Chi sono le milizie al soldo di Erdogan responsabili dei crimini di guerra contro i curdi

Il cosiddetto Esercito Nazionale Siriano è stato messo in piedi da Ankara lo scorso 4 ottobre e dentro forte è la componente jihadista che ha posizioni vicine all'Isis e Al Qaeda

I gruppi jihadisti filo-turchi in azione nel Rojava
I gruppi jihadisti filo-turchi in azione nel Rojava
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1 Novembre 2019 - 15.45


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Chi sono le milizie dell’opposizione siriana che combattano le forze curde per conto della Turchia che lo scorso 9 ottobre ha lanciato una vasta offensiva nel Nord-est siriano? Un’offensiva che ha come obiettivo dichiarato “ripulire” una striscia di territorio lunga 430 chilometri e profonda 32 dai “terroristi” dello Ypg, le Unità di Difesa del Popolo (curdo) che, sostenute dagli Stati Uniti, in cinque anni di guerra sono risultate decisive nella vittoria sui jihadisti dello Stato Islamico (Isis), coronata in questi giorni con l’eliminazione del suo califfo Abu Bakr al Baghdadi. Ecco la storia di questa armata, finanziata e addestrata e costituita pochi giorni prima dell’attacco sotto il nome di “Esercito Nazionale Siriano” (Sna):
L’Sna, costituito il 4 ottobre scorso, è un esercito composto da una miriade di milizie armate dell’opposizone siriana che hanno combattuto contro il regime del presidente Bashar al Assad fin dall’inizio della guerra civile scoppiata nel 2011. Oltre all’addestramento, Ankara ha sempre sostenuto queste milizie con soldi, armi e munizioni.
Molte di queste milizie facevano parte dell’Esercito Libero Siriano (Els), riunite “sotto un unico comando professionale” poco prima dell’operazione militare lanciata dalla Turchia in Siria nell’agosto del 2016 e denominata “Scudo dell’Eufrate”.
Riunendo queste milizie, Ankara ha voluto “facilitare l’azione e il coordinamento in un unico esercito, sotto un unico comando, ed evitare lotte intestine”. Pochi giorni prima dell’invasione turca nella capitale del Rojava (Kurdistan siriano) Afrin, nel 2018, Ankara ha istituito una forza militare regolare, riunendo praticamente tutti i ribelli, jihadisti e non, nell’Esercito Nazionale Siriano, appunto.
Lo scorso 4 ottobre scorso, ovvero cinque giorni prima dell’offensiva contro i curdi, all’Sna si è unito anche “Jabhat al Tahrir al Watani”, (“Fronte di Liberazione nazionale”), un’alleanza di milizie, sempre sostenute da Ankara, che controlla Idlib, ultima enclave di ribelli jihadisti dominata dagli ex qaidisti del Fronte al Nusra.

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A comandare l’Sna è un ex generale siriano, Salim Idris, che ha ottimi rapporti con il governo turco.

Nel corso dell’operazione le milizia paramilitari jihadiste al soldo di Erdogan si sono rese responsabili di numerosi crimini di guerra che loro stessi hanno fotografato e filmato vantandosene sul web.

Tra questi i jihadisti di Ahrar al-Sharqiya che hanno ucciso la politica curda Hevrin Khalaf e la cosiddetta brigata Sultan Murad.
Non esiste una stima ufficiale del numero di combattenti di Sna, ma la tv pubblica turca Trt riferisce di 60.000 effettivi. Essendo Trt una delle voci della propaganda di Erdogan il dato va preso con estrema caute.a-

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