La disperazione della bimba curda, emblema dei crimini di guerra nel Rojava
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La disperazione della bimba curda, emblema dei crimini di guerra nel Rojava

La Turchia è alleata nell'Italia nella Nato. Eppure le truppe di Erdogan e le milizie jihadiste sono responsabili di crimini di guerra

Una bambina restata sotto le bombe
Una bambina restata sotto le bombe
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2 Novembre 2019 - 21.00


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La guerra non è finita, le atrocità continuano e tra chi è sopravvissuto molti porteranno per tutta la vita i sensi di questa barbarie
Come questa bambina che è rimasta senza una gamba.

I responsabili morali e materiali di questo abominio sono nostri alleati nella Nato. Ma siamo sicuri che dobbiamo essere alleati di un esercito che si macchia dsi crimini di guerra?

I curdi accusano la Turchia di essere come l’Isis
La Turchia come l’Isis. Dopo l’attentato a Tal Abyad, attribuito da Ankara ai militanti curdi delle Ypg, il portavoce delle Forze democratiche siriane (alleanza curdo-araba nel nord della Siria), Mustafa Bali, respinge le accuse e denuncia: “La bomba esplosa nella città di Tal Abyad fa parte dei piani sistematici della Turchia per svuotare le città e costringere le persone a fuggire, provocando un cambiamento demografico”.
Secondo quanto scrive Bali su twitter, “tutti i territori occupati dalla Turchia stanno assistendo quotidianamente ad attacchi, la Turchia ha la sua responsabilità e il mondo deve essere convinto che le pratiche turche non sono diverse dall’Isis”.
Il portavoce delle Fds ricorda poi che quanto successo oggi risponde “alla stessa tattica usata dalla Turchia ad Afrin” negli anni scorsi, “in un tentativo di sradicare la popolazione curda: i civili devono essere consapevoli di questo e nessuno dovrebbe lasciare le proprie case nelle aree occupate dalla Turchia nel nordest della Siria”.

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