Novità dalle indagini: "Navalny avvelenato in hotel e non in aeroporto"

In un video postato sull'account di Instagram di Navalny si vedono i suoi collaboratori mentre perlustrano la stanza dello Xander Hotel di Tomsk.

Alexei Navalny
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17 Settembre 2020 - 12.03


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L’oppositore russo Alexei Navalny è stato avvelenato nella sua stanza di hotel, dove il Novichok era contenuto all’interno di una delle bottiglie di acqua messe a disposizione gratuitamente. E’ quanto sostengono i suoi sostenitori su Instagram. Navalny non sarebbe quindi stato avvelenato in aeroporto, come si riteneva precedentemente.

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In un video postato sull’account di Instagram di Navalny si vedono i suoi collaboratori mentre perlustrano la stanza dello Xander Hotel di Tomsk dove l’attivista aveva soggiornato il 20 agosto, poco dopo la notizia del suo malore. ”Si è deciso di raccogliere tutto ciò che poteva anche essere ipoteticamente utile e di consegnarlo ai medici in Germania. Era abbastanza ovvio che il caso non sarebbe stato indagato in Russia”, recita il post. Nel video si vedono i collaboratori che indossando guanti raccolgono diverse bottiglie vuote di acqua minerale ‘Holy Spring’, tra gli altri oggetti.

“Due settimane dopo, un laboratorio tedesco ha trovato tracce di Novichok proprio sulla bottiglia d’acqua della camera d’albergo di Tomsk”, dicono i suoi collaboratori. ”Altri laboratori lo hanno confermato. Ora capiamo: l’avvelenamento è stato fatto prima che lasciasse la sua camera d’albergo per andare in aeroporto”, aggiungono.

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