“C’è Israele dietro l’assassinio dello scienziato iraniano Mohsen Fakhrizadeh”: lo avrebbero rivelato al New York Times un funzionario americano e altri due dirigenti dell’intelligence”.
Il fisico nucleare iraniano è stato ucciso questo venerdì mentre si trovava a bordo di un auto a nord della capitale Teheran.
L’accusa della colpevolezza non sarebbe un sospetto ma praticamente una certezza, anche se al momento non ci sono prove che lo dimostrino.
Secondo il quotidiano statunitense “non è chiaro quanto gli Usa sapessero in anticipo dell’operazione. Tuttavia i due Paesi sono strettamente alleati e da molto tempo condividono informazioni di intelligence sull’Iran”.
Una versione già ampiamente denunciata da Teheran, con il presidente iraniano Hassan Rohani che ha esplicitamente accusato Israele e gli Stati Uniti di essere responsabile dell’uccisione del capo dei programmi nucleari del ministero della Difesa iraniano.
“Una volta ancora le mani spietate dell’arroganza mondiale e dell’usurpatore regime sionista come mercenario, si sono macchiate del sangue di un figlio di questa nazione”, ha affermato Rouhani.
“La nazione dell’Iran è più intelligente e non cadrà nella trappola della cospirazione tesa dai sionisti. Stanno pensando di creare il caos, ma dovrebbero sapere che abbiamo capito le loro intenzioni e non ci riusciranno”, ha concluso Rouhani in tv.