Una storia che è sempre aperta: le figlie del defunto attivista per i diritti civili Malcolm X hanno annunciato di aver scoperto delle prove che l’Fbi e il dipartimento di polizia di New York avrebbero organizzato il suo assassinio nel 1965.
Attallah, Qubilah e Ilyasah Shabazz, assieme all’avvocato per i diritti civili Ben Crump, hanno detto che l’ex ufficiale della polizia di New York, Raymond Wood, avrebbe confessato sul letto di morte di essere stato coinvolto nella presunta cospirazione, secondo quanto riportato da CBS News.
Wood, un ex agente afroamericano, in servizio il 21 febbraio 1965, giorno della morte di Malcom X, ha dichiarato in una lettera del gennaio 2011 di aver “partecipato ad azioni che a ben vedere erano deplorevoli e dannose per il progresso della mia gente nera”.
Nella lettera Wood ha scritto che i suoi superiori ordinarono di intrappolare i membri del team di sicurezza di Malcolm X con crimini punibili con l’arresto in modo da impedirgli di proteggere l’attivista afromericano. Wood ha negato di sapere che Malcolm X era l’obiettivo del complotto.
Tre membri della Nation of Islam sono stati condannati per il suo assassinio. L’anno scorso il procuratore distrettuale di Manhattan, Cy Vance Jr., ha annunciato che il suo ufficio avrebbe riesaminato le condanne.
La Nation of Islam era tra le organizzazioni prese di mira da Cointelpro, il programma dell’Fbi volto a sabotare organizzazioni politiche di sinistra.