Anche Europol e Fbi collaborano alle indagini sull'attacco hacker alla regione Lazio

L'obiettivo degli investigatori, incrociando anche i dati forniti dall'estero, è quello di individuare eventuali similitudini con altri attacchi avvenuti in passato con ransomware cryptolocker.

Agenti dell'Fbi
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4 Agosto 2021 - 16.19


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In Olanda parlano di terrorismo. Ed in effetti vista l’importanza delle rete è giusto che si prendano misure serie per evitare questi attacchi che possono provocare grossi problemi e perfino morti.
Anche l’Fbi e l’Europol stanno collaborando con la polizia postale italiana alle indagini per il massiccio attacco hacker che ha colpito la Regione Lazio. L’obiettivo degli investigatori, incrociando anche i dati forniti dall’estero, è quello di individuare eventuali similitudini con altri attacchi avvenuti in passato con ransomware cryptolocker. Coinvolti due pool di magistrati: quelli dell’antiterrorismo e gli specialisti dei reati informatici. 
Al momento la certezza è che l’attacco hacker è avvenuto violando l’account di un dipendente di una società in house dell’ente regionale e da qui i pirati informatici sarebbero risaliti all’amministratore di rete. Nei mesi scorsi un attacco simile ha interessato il Consiglio nazionale del Notariato.
Intanto l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, ha assicurato che “entro 72 ore ripristineremo il sistema di prenotazione per i vaccini con due nuove piattaforme”. E alla domanda cosa risponde a chi parla di fragilità dei vostri sistema di sicurezza, D’Amato ha detto: “I livelli che avevamo sono quelli standard, elevati e certificati. Il partner della sicurezza della Regione Lazio è da oltre due anni il gruppo Leonardo. Siamo di fronte a un atto di natura criminale e terroristica”.

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