C’è un senatore che pure di parlare dice cose a vanvera o perché è politicamente un ipocrita o perché non so di che cosa parla e pensa che quella parte di beoti che vota a destra rincorrendo gli ululati non ci faccia caso.
Fatto sta che a Kabul lo Stato Islamico (provincia del Khorasan) ha organizzato un doppio attentato suicida che ha provocato 90 morti e fatto saltare in aria una camionetta di talebani nelle ore successive tramite un ordigno piazzato sui bordi della strada che si fa esplodere a distanza.
Quindi l’Isis e i talebani sono due realtà diverse e distinti. Tute e due fazioni integraliste musulmane ma con due progetti politici lontani anni luce (il Califfato è cosa ben diversa dall’Emirato) e soprattutto nemici tra di loro, tanto che in questi anni si sono sparati.
Ma tutto questo Maurizio Gasparri lo ignora. E quindi non capendo la differenza tra Isis e talebani ha cercato di usare le bombe di Kabul contro i suoi ‘nemici’ politici, non sapendo che (in questo caso) l’Isis è il terrorista e i talebani sono le vittime che hanno subito l’attacco.
Ma il nostro che ha detto? “E cosa hanno da dire quelli che propongono di riconoscere i talebani e di negoziare con loro dopo gli attentati di Kabul? Prodi, Conte ed altri sostengono tesi deliranti. La drammatica situazione di queste ore conferma l’assurdità della decisione del ritiro e che quanti s’inginocchiano davanti ai talebani, anche in Italia, sono degli irresponsabili. Conte si vergogni di quello che ha detto e pensato”.
Quindi l’Isis fa una strage e l’attacco è contro chi ha espresso alcune posizioni politiche sui talebani.
Quanto al resto se Gasparri non è favorevole al ritiro delle truppe dall’Afghanistan può sempre partire con una pattuglia di arditi da tastiera insieme a Salvini, visto che con le chiappe comodamente appoggiate nelle poltrone del palazzo loro possono dire tutto, anche parlare di terrorismo senza sapere Cho cosa stiano parlando.
Argomenti: giuseppe conte