Mosca nega e parla di fake news: il ministero della Difesa russo ha respinto l’accusa che le truppe russe hanno ucciso civili durante l’occupazione di Bucha, cittadina della regione di Kiev, e affermato che le foto e i video dei civili morti sono una provocazione, una messa in scena a beneficio dei media occidentali, allo stesso modo delle immagini del bombardamento del reparto maternità dell’ospedale di Mariupol.
Il ministero ha affermato che nel periodo in cui la cittadina è stata occupata dalle forse russe nessun civile ha subito violenze, che i residenti erano liberi di lasciare la città dirigendosi a nord, anche verso la Bielorussia, e che i quartieri a sud della cittadina, anche residenziali, sono stati sottoposti a bombardamenti pesanti da parte delle forze ucraine.
La Difesa russa aggiunge che i militari russi hanno lasciato la cittadina il 30 marzo, ma le immagini dei civili uccisi sono emerse solo quattro giorni dopo, dopo l’arrivo delle truppe e dei media ucraini.