L’intelligence britannica registra delle difficoltà serie da parte delle milizie russe. A confermarlo anche la decisione di Mosca di rimuovere diversi suoi comandanti militari a causa dell’esito negativo dell’operazione, che non procede come previsto. È quanto si legge nell’ultimo bollettino della Difesa britannica.
In particolare, “il generale Serhiy Kisel è stato sospeso per non essere stato in grado di prendere Kharkiv; il vice ammiraglio Igor Osipov, a capo della Flotta del Mar Nero, è stato con ogni probabilità sospeso dopo l’affondamento della Moskva; Valery Gerasimov, Capo di Stato Maggiore, è rimasto probabilmente al suo posto, ma non è chiaro se conservi la fiducia del presidente Putin”.
Una cultura di “coperture e caccia al colpevole è probabilmente molto diffusa nel sistema militare e di sicurezza russo. Molti rappresentanti di questi due mondi saranno sempre più distratti dalla necessità di evitare responsabilità personali”, e questo abbasserà di nuovo l’efficacia dell’esercito di Mosca, poiché “ci saranno sempre più episodi di alti militari che rimanderanno le decisioni ai loro superiori”. In queste condizioni – conclude l’intelligence britannica – “sarà difficile, per la Russia, riprendere l’iniziativa militare”.