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Guerra in Ucraina e solite sofferenze dei civili: circa 800 civili hanno trovato rifugio nei bunker all’interno della fabbrica chimica Azot a Severodonetsk, nel Lugansk, dove sono in corso violenti combattimenti tra forze russe e ucraine.
Lo ha riferito un avvocato che lavora per il gruppo di Dmytro Firtash, proprietario dell’impianto ed alleato dell’ex presidente filo-russo Viktor Yanukovych.
«Tra questi 800 civili, ci sono 200 dei 3000 impiegati della fabbrica e circa 600 abitanti della città», si precisa nel comunicato. I dipendenti sono rimasti sul posto nel tentativo di mettere in sicurezza parte delle «sostanze chimiche altamente esplosive dello stabilimento».