Lo scienziato Valery Mitko, accusato di tradimento dai servizi speciali russi, è morto all’età di 81 anni.
La notizia, dal pool di avvocati e difensori dei diritti umani “Primo Dipartimento”, che lo ha difeso. Mitko era agli arresti domiciliari dal 2020. Secondo i suoi avvocati, “Nnon era più in grado di camminare, sedersi, di prendersi cura di sua moglie, da anni costretta a letto”.
Valery Mitko – la sua passione, la sua esplorazione erano per l’Artico – è così diventato un altro scienziato caduto vittima dal sistema repressivo russo. Alla fine del processo avrebbe rischiato 20 anni di carcere.
Mitko è morto sotto processo per un crimine che non ha commesso, gli si contestava una lezione data agli studenti cinesi. I Servizi russi hanno sempre affermato che Valery Mitko – dal 2016 insegnante alla Dalian Maritime University in Cina come visiting professor – aveva venduto informazioni top secret ai Servizi speciali cinesi. Lo scienziato si è sempre dichiarato non colpevole, sottolineando che tutti i dati che avrebbe trasferito in Cina erano di dominio pubblico.