«I droni kamikaze iraniani utilizzati dalla Russia in Ucraina sono lenti e volano bassi, il che li rende facili bersagli». Lo ha scritto su Twitter l’intelligence britannica, riferendosi ai dati diffusi dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, secondo cui l’esercito ucraino ha distrutto il 60% dei droni che la Russia ha utilizzato durante i massicci bombardamenti del 10 ottobre.
Secondo l’intelligence, la Russia è riuscita a ottenere «un certo successo» utilizzando più droni contemporaneamente. «Nonostante la portata dichiarata di 2.500 chilometri, il drone Shahed-136 ha solo una piccola capacità di carico esplosivo. È improbabile che sarà in grado di svolgere la funzione di attacchi nelle retrovie, per i quali probabilmente la Russia l’avrebbe utilizzato».