I servizi di sicurezza interni russi hanno detto di avere sventato un tentativo dell’Ucraina che voleva compiere un “atto terroristico di sabotaggio” contro un gasdotto nella regione russa di Volgograd che alimenta il flusso verso la Turchia e l’Europa. L’attacco, precisa l’Fsb, citato dalla Tass, era stato preparato dai servizi speciali di Kiev e doveva essere compiuto con cariche esplosive. Alcuni cittadini russi coinvolti nel piano sarebbero stati arrestati.
La Russia sta usando i negoziati come una “cortina fumogena” per continuare la sua aggressione e il suo terrore. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, all’emittente tv giapponese NHK, come riporta Ukrinform. In un tweet Kuleba ha definito “crimini di guerra” gli attacchi missilistici russi sulle infrastrutture civili critiche del Paese, sottolineando che la Russia “conduce il tipo di guerra più vile e barbaro contro civili disarmati”. Il ministro si è poi chiesto: “Come si può nel mondo giustificare le azioni russe con qualsiasi ragione o rimanere neutrali di fronte alla loro guerra genocida e al loro terrore?”.