Oslo dà le cifre sulla guerra: "180 mila morti o feriti tra i russi e 100 mila tra gli ucraini"

Il capo di stato maggiore norvegese Eirik Kristoffersen ha dato le cifre dei morti o feriti dopo 11 mesi di guerra tra Russia e Ucraina

Oslo dà le cifre sulla guerra: "180 mila morti o feriti tra i russi e 100 mila tra gli ucraini"
Eirik J. Kristoffersen, capo di stato maggiore norvegese
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22 Gennaio 2023 - 19.34


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Una carneficina che nessuno riesce a fermare: in quasi un anno di guerra, i combattimenti hanno provocato quasi 180.000 tra morti o feriti nell’esercito russo e 100.000 in quello ucraino, senza contare i 30.000 civili uccisi, secondo le stime fornite oggi dal capo dell’esercito norvegese.

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«Le perdite russe cominciano ad avvicinarsi a 180.000 soldati morti o feriti», ha dichiarato il capo di stato maggiore norvegese Eirik Kristoffersen in un’intervista a TV2, senza specificare l’origine di queste cifre.

«Le perdite ucraine sono probabilmente superiori a 100.000 morti o feriti. Inoltre, l’Ucraina ha circa 30.000 civili che sono morti in questa terribile guerra», ha aggiunto il generale norvegese. Da mesi la Russia e l’Ucraina non forniscono cifre affidabili sulle vittime. A novembre, il capo dell’esercito statunitense Mark Milley ha dichiarato che l’esercito russo ha subito perdite per oltre 100.000 morti o feriti, con un bilancio «probabilmente» simile da parte ucraina. Queste cifre non possono essere verificate in modo indipendente.

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Nonostante le pesanti perdite, «la Russia è in grado di continuare (questa guerra) per un bel po’ di tempo», ha aggiunto il capo di stato maggiore norvegese, citando le capacità di mobilitazione e di produzione di armi di Mosca. «Ciò che mi preoccupa di più è se l’Ucraina sarà in grado di tenere l’aviazione russa fuori dalla guerra», mentre finora è stata tenuta ampiamente fuori «grazie alle difese antiaeree ucraine». La maggior parte degli attacchi russi degli ultimi mesi sono stati effettuati con missili a lungo raggio.

Il generale norvegese ha anche chiesto la rapida consegna di carri armati all’Ucraina, una questione finora tenuta in sospeso soprattutto dalla Germania. «Se vogliono passare all’offensiva durante l’inverno, ne hanno bisogno rapidamente», ha detto. I carri armati pesanti Leopard sono presenti nelle file di diverse altre nazioni europee, tra cui la Norvegia, ma la loro consegna all’Ucraina è teoricamente soggetta all’approvazione tedesca.

La Norvegia, che confina con la Russia nell’estremo nord, è membro della Nato dalla sua fondazione nel 1949.

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