L'inchiesta: 29 civili uccisi dalle bombe britanniche in Siria e Iraq durante la lotta all'Isis

L'associazione londinese Action on Armed Violence (Aoav) ha indagato sui bombardamenti della Raf in Iraq e Siria tra il 2016 e il 2018

L'inchiesta: 29 civili uccisi dalle bombe britanniche in Siria e Iraq durante la lotta all'Isis
Un drone della Raf
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23 Marzo 2023 - 16.12


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Chiamateli crimini di guerra o chiamateli ‘danni collaterali’ il risultato non cambia: innocenti sono stati uccidi.

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Da una inchiesta di un gruppo specializzato è emerso che che ventinove civili sono stati uccisi in nove attacchi aerei della Raf in Iraq e Siria tra il 2016 e il 2018, dieci in più rispetto alle stime precedenti e molto più alti rispetto all’unica vittima non combattente ammessa dal Regno Unito.

Nell’incidente più grave, 12 civili sono stati probabilmente uccisi a Raqqa, in Siria, nel 2017 da un attacco statunitense, mentre la ricerca indica che un drone della Raf ha ucciso almeno quattro membri della stessa famiglia ad Abu Kamal, in Siria, nel 2016.

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Gli autori del rapporto, l’associazione londinese Action on Armed Violence (Aoav), affermano che l’analisi ha dimostrato che la Raf ha “enormi domande a cui rispondere” sulla conduzione della guerra contro lo Stato Islamico. Dal canto suo il Ministero della Difesa ha insistito che non c’è “alcuna prova” di vittime civili.

All’inizio di questa settimana, un’inchiesta del Guardian ha identificato sei attacchi aerei della Raf a Mosul, in Iraq, che hanno ucciso civili nello stesso periodo coperto dall’analisi. Gli ultimi dati hanno esaminato anche i bombardamenti britannici in Siria nell’ambito dell’operazione Shader, ossia il contributo del Regno Unito alla guerra contro l’Isis iniziata quasi nove anni fa.

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