Ha promesso 500mila dollari a chi riuscirà a far atterrare un drone sulla Piazza Rossa il prossimo 9 maggio. Lui è Vladimir Yatsenko, uno dei fondatori della “Monobank” ucraina e produttore di droni “Dovbush T10”. Yatsenko ha promesso almeno 20 milioni di grivna (per l’appunto, più di 500 mila dollari) a chi riuscirà nell’incursione.
Durante una conversazione con i giornalisti, Yatsenko ha ricordato che, come tradizione, il 9 maggio a Mosca si tiene una grande parata militare.
Nel suo profilo Facebook, l’uomo d’affari ha anche pubblicato un link per una raccolta di fondi con l’invito a contribuire all’impresa. “Spero che questo importo sia equamente diviso tra il produttore e gli operatori militari che eseguiranno con successo questa impresa”. Yatsenko suggerisce lo slogan ucraino che dovrebbe essere impresso sulle ali, “Gloria all’Ucraina”. E commentando la notizia del drone caduto recentemente a Nuova Mosca, non lontano dalla capitale russa, proprio con la scritta “Gloria all’Ucraina”, l’uomo d’affari ha detto che era la “preparazione del drone per la parata”.
Dal dicembre 2022 sono stati segnalati diversi attacchi di droni su strutture militari e strategiche nelle retrovie dell’esercito russo, in varie città della Russia. Così, anche lo scorso 28 febbraio, in diverse regioni della Federazione Russa, anche nel sud del Paese e vicino a Mosca, appunto. Veicoli senza pilota, e alcuni trasportavano esplosivi. Di ieri la caduta di due droni fatti in casa nella regione di Mosca. Uno di questi è stato trovato nei pressi dell’impianto di difesa “Fakel” a Khimki. Il drone, come hanno scritto i media, era dotato di una macchina fotografica e di una videocamera. L’Ucraina ha sempre declinato ogni responsabilità, preferendo parlare di “attacchi interni” alla Federazione Russa.