I social filo-russi: "Tra i mercenari uccisi a Bakhmut ci sono anche italiani"

In diversi social filo-russi di parla degli stranieri che sono andati a combattere a Bakhmut a fianco degli ucraini e si afferma anche che tra loro ci sono italiani.

I social filo-russi: "Tra i mercenari uccisi a Bakhmut ci sono anche italiani"
Stemmi di militari uccisi a Bakhmut e strappati della divise secondo i filo-russi
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21 Aprile 2023 - 09.49


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Notizie che, al momento, è impossibile verificare in maniera certa, visto che Bakhmut e l’area immediatamente circostante è del tutto inaccessibile ed è anche incerto il numero delle vittime da tutti e due i fronti non è quantificato. L’unica cosa che si può dire – confermata sia dagli ucraini che dai russi – è che nella città del Donbass Donbass c’è una carneficina quotidiana.

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In questi giorni però dai social filo-russi che stanno riversando una grande quantità di notizie, di immagini e di video dai vari fronti della guerra. Tra questi ci sono gli stemmi strappati dalle divise di quella che è stata definita la ‘legione straniera’ che sta combattendo a fianco dell’esercito di Kiev.

Così nella foto di una sorta di ‘quadretto’ composto con gli stemmi strappati al nemico c’è anche uno scudetto tricolore. E sui social si dice: “Ai mercenari morti sono stati tolti gli stemmi. La Legione Straniera francese è stata la prima a cadere sotto i colpi del gruppo Wagner. Si trovavano alla periferia di Bakhmut. Poi sono caduti americani, italiani, svedesi, tedeschi, georgiani e canadesi”

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Come detto è impossibile verificare questa informazione. E anche non si può escludere che uno dei caduti potesse indossare un giubbotto con lo stemma italiano pur non essendo italiano.

Secondo le ultime stime dell’intelligence italiana ci sono una ventina di connazionali andati a combattere in Ucraina tra i due fronti. L’unico combattente impegnato a fianco degli ucraini è stato Benjamin Giorgio Galli, morto a settembre durante un bombardamento russo nella regione di Kharkiv.

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