A 24 ore dal primo rovinoso attentato, una nuova esplosione si è verificata sulla ferrovia nella regione di Bryansk. Anche questo un attentato. A darne notizia, il capo della regione, Alexander Bogomaz.
Ha detto: “Nell’area della stazione Snezhetskaya è esploso un ordigno non identificato. Nessuna persona è rimasta ferita, la locomotiva e diversi vagoni merci sono deragliati”.
Baza scrive che l’attentato è accaduto alle 19:48 ora locale, vicino alla stazione Snezhetskaya, appunto. Tre ordigni sono esplosi al momento del passaggio di un treno merci da Brjansk a Karachev. Le ferrovie russe hanno riferito dell’attentato col linguaggio tipico usato dal regime nei comunicati ufficiali. Ha parlato di “interferenze illegali nel lavoro di trasporto ferroviario”.
A deragliare è stata la locomotiva e una ventina di vagoni. Il traffico sulla tratta Snezhetskaya-Belye Berega è stato temporaneamente interrotto. Ieri, Primo maggio, al 136esimo chilometro della linea Bryansk-Unecha, per un attentato era deragliato un treno merci che trasportava prodotti petroliferi e legname .
Attentati e sabotaggi stanno diventando un fenomeno che preoccupa fortemente il Cremlino. Censura e propaganda possono usare una ben controllata narrativa sulla guerra, ma se i “botti” arrivano sotto casa, difficile insistere che si è solo trattato di “interferenze” nel traffico ferroviario.