Al Cremlino volano gli stracci: il capo del gruppo paramilitare Wagner ha accusato la gerarchia militare russa di voler «ingannare» Vladimir Putin sull’offensiva in Ucraina, in un nuovo segno delle sue divergenze con lo Stato Maggiore,.
Una accusa che arriva esattamente lo stesso giorno in cui la Russia commemora la vittoria contro i nazisti nel 1945.
«Se le disposizioni vengono date per ingannare il comandante in capo il popolo russo sarà furioso in caso di sconfitta», ha tuonato in un lungo video dai toni aggressivi su Telegram Evgheni Prigozhin, accusando ancora una volta l’esercito di non avergli fornito le munizioni di cui ha bisogno per conquistare completamente Bakhmut, l’epicentro dei combattimenti nell’Ucraina orientale.
«Il problema non è dei soldati, ma di chi li comanda: il pesce puzza dalla testa», ha aggiunto Prigozhin.