“La Russia continuerà a reprimere duramente qualsiasi attacco terroristico, come ha fatto nel caso dei sabotatori ucraini nella regione di Belgorod”: sono le parole ufficiali della Federazione russa. In realtà si tratta di una milizia anti-Putin composta da cittadini russi, alcuni dei quali già identificati.
Ha continuato la Russia: “Naturalmente, nessuno può mettere in ombra la vittoria ad Artyomovsk (Bakhmut). L’attacco dei sabotatori del 22 maggio nella regione di Belgorod aveva lo scopo di dare ai responsabili NATO del regime di Kiev la falsa impressione di un’elevata capacità di combattimento delle forze armate ucraine e così via. È fallito. Tutti gli attacchi terroristici di questo tipo continueranno ad essere duramente repressi in futuro”.
Maria Zakharova ha sottolineato che l’estremismo e il terrorismo sono ora fiorenti a Kiev. “Notiamo dichiarazioni sempre più aggressive da parte di funzionari occidentali che senza vergogna invitano a bombardare le pacifiche regioni russe”, ha continuato, “Stanno semplicemente agendo a tradimento”.
Lunedì – stando alla versione di Mosca – un gruppo ucraino di sabotaggio e ricognizione si è infiltrato nel distretto Grayvoronsky della regione di Belgorod. Secondo gli ultimi dati, 13 civili sono stati feriti. Una donna anziana è morta durante l’evacuazione. Il regime di operazioni antiterrorismo, dichiarato lunedì nella regione russa di Belgorod a causa dei sabotatori ucraini, è stato annullato.
Martedì, il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov ha dichiarato che durante l’operazione antiterrorismo le forze russe hanno bloccato e sconfitto le unità nazionaliste ucraine infiltrate nella regione.
La situazione è più complicata rispetto a quello che sostiene Mosca. In quanti ai bombardamenti di ‘pacifici territori’ Mosca farebbe bene a ricordarsi quello che sta facendo in Ucraina.
