C’è chi spinge e chi è più prudente. Ma è ovvio che tutto debba essere discusso in una prospettiva di sicurezza reciproca sullo scenario europeo.
I ministri degli Esteri di Gran Bretagna e Polonia hanno affermato che il processo di adesione dell’Ucraina alla Nato, di cui si parlerà nell’imminente vertice di Vilnius, sarà probabilmente accelerato dal fatto che l’esercito ucraino è già stato dotato di armi ed equipaggiamento militare fornito dall’Alleanza. Lo scrive l’edizione in ucraino del sito Voice of America, l’emittente internazionale ufficiale del governo degli Stati Uniti.
Il titolare del Foreign Office, James Cleverley, e il suo omologo polacco, Zbigniew Rau, scrive VoA, hanno espresso la speranza che l’Ucraina venga accettata nella Nato con una procedura accelerata simile a quella utilizzata dalla Finlandia quando ha aderito all’alleanza all’inizio di quest’anno. «La posizione della Polonia qui è molto chiara. Vogliamo portare l’Ucraina il più vicino possibile all’alleanza nella dimensione istituzionale. Per adattare le strutture politico-militari ucraine agli standard degli altri Paesi membri», ha detto Rau, citato da VoA, dopo i colloqui con la sua controparte britannica a Londra.
Cleverley ha aggiunto che l’esercito ucraino ha «una vasta esperienza nell’uso di attrezzature standard della Nato, della dottrina(militare) e delle tattiche No» e questo costituisce un viatico per un’adesione accelerata auspicata a gran voce da Kiev e dal presidente Volodymyr Zelensky, che mantiene in forse la sua partecipazione al summit dell’Alleanza atlantica di Vilnius dell’11-12 luglio.
«Il processo che ha consentito a Svezia e Finlandia di chiedere e ottenere un’adesione rapida alla Nato» è stato favorito dal fatto che «abbiamo riconosciuto che sono potenze militari altamente capaci. E penso che dobbiamo riflettere su questo quando discutiamo del processo più appropriato per Ucraina. Penso che abbiamo l’obbligo di riconoscere quanto la loro capacità militare sia migliorata negli ultimi 18 mesi», ha affermato Cleverley, citato da Voice of America.
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