La Russia ha affermato di aver ucciso una sospetta spia ucraina e di aver chiuso due punti vendita che facevano attività online pro-Kiev durante un’operazione nella parte occupata della regione meridionale di Zaporizhzhia in Ucraina.
Da quando ha preso il controllo di aree dell’Ucraina lo scorso anno, la Russia ha affermato di aver sventato ripetuti atti di presunto sabotaggio mentre cercava di reprimere la resistenza filo-ucraina tra la popolazione locale.
“A seguito di un’operazione speciale nel territorio della regione di Zaporizhzhia, l’FSB ha soppresso le attività di tre grandi gruppi di agenti coordinati dall’intelligence ucraina”, ha riferito il servizio di sicurezza dell’FSB.
Un uomo sospettato di lavorare per l’intelligence ucraina è stato ucciso in uno scontro a fuoco durante l’operazione, ha detto l’FSB. Sono stati arrestati anche gli amministratori di una chat room filo-ucraina e di un organo di informazione nella città di Melitopol controllata dai russi.
Si dice che gli amministratori abbiano convinto i residenti a raccogliere informazioni sulle “posizioni e movimenti del personale militare russo” e abbiano fomentato “un’agenda anti-russa nella regione… Il funzionamento delle risorse informative è stato interrotto”.
