Violenti scontri di terra, all’interno della Striscia di Gaza, tra combattenti di Hamas e l’esercito israeliano, i cui carri armati hanno raggiunto la periferia di Gaza City. Nel 24esimo giorno del conflitto innescato dall’attacco sanguinario del movimento islamista palestinese in Israele la Striscia di Gaza è stata bombardata senza sosta e domenica lo Stato ebraico ha annunciato di aver aumentato il numero delle truppe e la portata delle sue operazioni all’interno del territorio, con l’obiettivo di «annientare» Hamas.
Offensiva intensa: Israele colpisce obiettivi a Gaza
Oltre 600 obiettivi sono stati colpiti nelle ultime 24 ore, ha annunciato l’esercito israeliano, tra cui depositi di armi, e decine di postazioni di lancio di missili anticarro. Poco prima, l’esercito israeliano aveva affermato di aver ucciso «decine di terroristi che si erano barricati in edifici e tunnel e avevano tentato di attaccarli» durante la notte. Un edificio «con più di 20 terroristi di Hamas all’interno» è stato colpito dall’aviazione.
Ingresso delle Truppe Israeliane e Appello per gli Aiuti Umanitari
Durante la mattinata, testimoni hanno riferito di aver visto «decine» di carri armati israeliani entrare in un quartiere alla periferia di Gaza City, almeno un paio di chilometri all’interno del territorio palestinese. «Hanno tagliato la strada Salahedine (che collega il nord al sud del territorio) e sparano su qualsiasi veicolo che passa», ha detto uno di loro. Aumentano le richieste affinché gli aiuti possano affluire in questo territorio che era già soggetto al blocco israeliano dal 2007, data della presa del potere da parte di Hamas.
La Corte penale internazionale
Domenica il procuratore della Corte penale internazionale (CPI) Karim Khan ha affermato «che impedire la consegna degli aiuti può costituire un crimine. Israele deve garantire senza indugio che i civili ricevano cibo e medicine».
Trentatre’ camion umanitari sono entrati a Gaza domenica, il più grande convoglio dai primi camion del 21 ottobre, ha riferito l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). In totale, da quella data sono passati 117 camion, secondo un rapporto pubblicato lunedì. Ma questi aiuti sono insufficienti, sottolinea Ocha, che teme «un ulteriore deterioramento della situazione umanitaria» e «disordini civili».
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) ha messo in guardia domenica dal collasso dell’«ordine pubblico» nella Striscia di Gaza, il giorno dopo il saccheggio dei magazzini e dei centri di distribuzione degli aiuti alimentari. La preoccupazione umanitaria riguarda anche la situazione degli ospedali a Gaza. Secondo la Mezzaluna Rossa palestinese, i dintorni di una delle sue strutture sono stati bombardati più volte, mettendo in pericolo i pazienti e le migliaia di civili che sono andati a rifugiarsi. Israele accusa Hamas di utilizzare gli ospedali per nascondere armi o combattenti, cosa che Hamas nega.
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