L’esercito israeliano sta avviando una verifica delle proprie operazioni in seguito alla sorpresa per l’attacco di Hamas del 7 ottobre.
«Abbiamo vissuto episodi difficili – ha scritto oggi ai soldati il capo di Stato maggiore generale Herzi Halevi. – Abbiamo fallito nella difesa dei civili, che è il nostro compito supremo. Se non analizzeremo con coraggio quanto abbiamo fatto, ci sarà difficile migliorare, ci sarà difficile confrontarci poi con i cittadini di Israele».
A rendere più difficile il compito di analisi, ha notato, c’è anche la constatazione che diverse decine di ufficiali e di altri responsabili sono morti nei combattimenti. «L’obiettivo di questa verifica – ha precisato Halevi – è imparare per migliorare».
Secondo la radio militare la verifica sarà effettuata a partire dal 2018 e riguarderà anche la concezione di sicurezza elaborata per quanto concerne il confine con Gaza.
«Nei prossimi mesi – ha aggiunto Halevi – investigheremo in particolare la fase iniziale di difesa di fronte all’attacco e le circostanze che lo hanno preceduto. In seguito esamineremo anche le operazioni di terra condotte da allora a Gaza».
Intanto, riferiscono i media, anche lo Shin Bet (il servizio di sicurezza interno) sta investigando all’interno delle proprie strutture per comprendere come mai non abbia colto in anticipo le intenzioni offensive di Hamas.
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