da Londra
Francesca MarrettaNuovi capitoli si aggiungono alla storia della guerra delle Falkland/Malvinas. Da quando è stato possibile accedere a documenti coperti da segreto di Stato custoditi per trent’anni negli archivi nazionali di Londra. Si così scopre che nel braccio di ferro tra Margaret Thatcher e i Generali argentini gli Usa fecero il doppio gioco, Francois Mitterrand fu essenziale per la vittoria della Lady di Ferro e che un carico di missili che Gheddafi cercò di passare a Buenos Aires fu bloccato dagli 007 di Sua Maestà britannica.
Margaret Thatcher fu colta di sorpresa: “Mai, mai mi sarei aspettata che l’Argentina invadesse le Falkland, è una cosa talmente stupida”.
Era angosciata, tanto da definire quel frangente “il momento peggiore” della sua vita. La Thatcher era agitata al punto da temere in quei giorni per l’integrità di Gibilterra, preoccupata del fatto che la Spagna potesse seguire l’esempio dei generali sudamericani.
Ma mai come durante la crisi delle Falkland la Thatcher si rivelò The Iron Lady. Mai contemplò il negoziato. Come si legge in un telegramma inviato al leader argentino Galtieri, se non era certa della vittoria, era sicura di essere dalla parte del giusto: “Il dolore per le perdite dalla mia parte sarà mitigato dalla consapevolezza che i miei uomini sono morti per la libertà, la giustizia e la legalità. E dalla sua? Solo lei può rispondere a questo interrogativo”.
Il 2 aprile del 1982 l’Argentina retta da una giunta militare guidata dal Generale Galtieri invade le isole Falkland, su cui batte bandiera britannica. Per la Thatcher è un fulmine a ciel sereno. Il suo governo non dispone infatti di intelligence sulla mossa di Buenos Aires, eccetto scarne comunicazioni pervenute a Londra due giorni prima dell’aggressione.
I servizi segreti britannici indicano però già nel 1977 che a fronte dell’assenza di dialogo sulle isole contese, l’ipotesi di un’azione argentina volta a imporre sovranità sulle Falkland si sarebbe concretizzata. Nella zona circolano sottomarini britannici, ma si tratta di una presenza esigua. La strategia di Buenos Aires nella guerra è arrivare ad accordi con Londra, seguiti da una missione internazionale d’interposizione.
Gli Usa avrebbero appoggiato la mossa argentina, nonostante le ottime relazioni tra Regan e Thatcher. Durante le prime fasi della guerra il Presidente americano cerca di persuadere la Lady di Ferro di scongiurare l’escalation militare ed optare per il dialogo con l’Argentina. La Thatcher gli dice no per ben tre volte nel corso della stessa telefonata.
L’intelligence di Londra blocca all’aeroporto di Recife in Brasile l’arrivo a destinazione di sei casse di missili libici caricati su un aereo delle Areolinas Argentinas.
Il vero asso nella manica di Lady Thatcher nella guerra si rivela il leader francese Francois Mitterrand, ma non per sua scelta.
La Francia è il paese da cui provengono i missili che l’Argentina acquisisce via Perù. Armi in grado di mettere k.o. le navi di Londra.
I servizi segreti di Londra scoprono che una batteria di missili Exocets è pronta per salpare verso le coste peruviane. Margaret Thatcher chiama Mitterrand per chiarirgli senza mezzi termini le conseguenze del coinvolgimento, anche indiretto, di armi di un paese Nato contro un alleato.
In un telegramma del 30 marzo La Lady di Ferro impone a Mitterrand di attivarsi per escogitare un piano per ritardare il trasferimento dei missili di almeno trenta giorni. In caso contrario le relazioni tra Londra e Parigi sarebbero tragicamente compromesse, come il ruolo della Francia nell’Alleanza Atlantica.
Due settimane dopo l’Argentina si arrende. Da quel momento in poi Lady Thatcher avrebbe definito Mitterrand uno dei migliori alleati di Londra.
Perché Mitterrand certo sapeva già prima della sfuriata di Lady Thatcher che in quel frangente missili francesi destinati al Perù, alleato di ferro dell’Argentina, sarebbero con ogni probabilità stati usati per la guerra nelle Falkland. O Malvinas a seconda dei punti di vista. Una guerra morirono 255 soldati britannici, tre abitanti delle Falkland e 650 argentini.