I leader della Nato hanno etichettato la Cina come un “facilitatore decisivo” della guerra della Russia contro l’Ucraina e hanno definito i suoi legami sempre più profondi con Mosca motivo di “profonda preoccupazione”, in quello che è stato visto come il più serio rimprovero contro Pechino da parte dell’alleanza.
Il comunicato finale, approvato dai 32 membri della Nato al vertice di Washington, evidenzia anche le preoccupazioni sull’arsenale nucleare di Pechino e sulle sue capacità nello spazio.
“Penso che il messaggio inviato dalla Nato da questo vertice sia molto forte e molto chiaro, e stiamo chiaramente definendo la responsabilità della Cina quando si tratta di consentire la guerra della Russia”, ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, definendo la dichiarazione un messaggio importante.
I leader della Nato hanno esortato la Cina “a cessare ogni sostegno materiale e politico allo sforzo bellico della Russia”, aggiungendo che Pechino è diventata un sostenitore su larga scala della “base industriale di difesa” della Russia.
“Ciò include il trasferimento di materiali a duplice uso, come componenti di armi, attrezzature e materie prime che servono come input per il settore della difesa russo”, si legge nella dichiarazione.
Pechino insiste sul fatto di non fornire aiuti militari diretti alla Russia, ma di aver mantenuto forti legami commerciali con il suo vicino durante tutto il conflitto.
Il ministero degli Esteri cinese ha espresso disappunto per il crescente interesse della NATO per l’Asia e ha chiesto all’alleanza di rimanere fuori dalla regione Asia-Pacifico e di non incitare allo scontro. La missione di Pechino presso l’UE ha affermato che il vertice è stato “pieno di mentalità da guerra fredda e retorica belligerante”.
“I paragrafi relativi alla Cina sono provocatori con evidenti bugie e calunnie”, ha affermato la missione in una nota.
La dichiarazione della Nato è arrivata mentre i leader di Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud avrebbero partecipato ai colloqui al vertice di giovedì. Sarà il terzo anno consecutivo che i leader dei quattro partner dell’Asia-Pacifico si incontreranno al vertice.
Il comunicato finale accusava inoltre la Cina di essere responsabile di attività informatiche e ibride prolungate e dannose, compresa la disinformazione. Ha anche lanciato l’allarme sul fatto che la Cina sta rapidamente espandendo e diversificando il suo arsenale nucleare con più testate e un numero maggiore di sofisticati sistemi di lancio.
Danny Russel, ex vicesegretario di Stato americano per l’Asia, ha definito la nuova formulazione della NATO “un passo straordinario”.
“È un segno di quanto sia fallito il tentativo di Pechino di cavalcare la Russia e l’Europa occidentale e di quanto vuota sia la sua pretesa di neutralità”, ha affermato Russel, vicepresidente per la sicurezza internazionale e la diplomazia presso l’Asia Society Policy Institute. “I tentativi della Cina di dividere e conquistare hanno invece prodotto una notevole solidarietà tra le nazioni chiave delle regioni euro-atlantiche e dell’Asia-Pacifico”.
Questa settimana le truppe cinesi hanno condotto esercitazioni militari congiunte in Bielorussia, alle quali la vicina Polonia afferma di prestare molta attenzione. La Cina e la Bielorussia sono alleate della Russia, mentre la Polonia è membro della NATO e sostenitrice di Kiev.
“Il ministero della Difesa polacco è ben consapevole del rischio che le operazioni in questione vengano utilizzate per scopi di disinformazione e propaganda”, ha dichiarato mercoledì all’Agence France-Presse il ministero della Difesa polacco.
La Cina ha già tenuto esercitazioni congiunte con la Bielorussia, anche se queste sono le prime da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022. Le esercitazioni “Falcon Assault” sono iniziate lunedì e dureranno fino a metà luglio, con il ministero della Difesa cinese che ha affermato di sperare di approfondire cooperazione con Minsk.
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