Un canale televisivo ucraino, TSN, ha trasmesso in diretta dalla città russa di Sudzha, occupata dalle forze armate di Kiev durante l’offensiva nella regione di Kursk. La TV ucraina ha esaltato l’evento, definendolo la prima trasmissione di media ucraini dal territorio della Federazione Russa. La corrispondente di TSN, Natalia Nagorna, ha raccontato, con il supporto di immagini, la rimozione della bandiera russa da uno degli edifici amministrativi della città.
“Siamo a Sudzha, è un momento storico: il tricolore russo cade a terra”, ha commentato Nagorna su ciò che stava accadendo. Anche l’agenzia di stampa “Agenzia” aveva riportato la notizia della bandiera russa rimossa da un edificio pubblico. Secondo TSN, il trofeo sarà trasferito al museo della guerra russo-ucraina.
Nel reportage sono stati raccontati episodi di colonne militari distrutte, civili rimasti in città e rifugiati negli scantinati per sfuggire ai bombardamenti russi, nel tentativo di fermare l’avanzata ucraina. “Le persone che abbiamo incontrato – ha raccontato la corrispondente – hanno detto di non essere state avvertite che dovevano evacuare, che nessuno le aveva aiutate a lasciare la città. Mancava il cibo, ma oggi la situazione è cambiata proprio perché sono arrivati gli aiuti umanitari”, ha dichiarato TSN.
In uno degli scantinati, il team del canale ha incontrato adolescenti di 13-14 anni. “Il bambino più piccolo ha un anno”, ha detto Nagorna. Nel filmato, che ha chiari elementi propagandistici, si vedono uomini dell’esercito ucraino che consegnano aiuti umanitari ai residenti di Sudzha.
Ovviamente, come accade ogni giorno in questa guerra, è difficile trovare riscontri certi su quanto viene raccontato da entrambe le parti. La propaganda gioca un ruolo importante, come in ogni conflitto.
Da una settimana si combatte nella regione di Kursk, e le truppe russe stanno incontrando difficoltà nel fermare l’offensiva delle forze armate ucraine. Le brigate ucraine, secondo dati provenienti da fonti aperte, hanno effettivamente occupato la città di Sudzha, anche se il Ministero della Difesa della Federazione Russa non ha riconosciuto ufficialmente la resa della città. Questo atteggiamento era prevedibile, poiché il colpo subito da Putin è grande e Mosca ha dato indicazioni precise per sminuire il peso dell’offensiva ucraina.
