La depressione tra i giovanissimi è un problema sempre più grave ed è stato al centro di uno studio pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics che ha identificato la radice del problema nella continua esposizione ai social network da parte degli adolescenti. È una notizia importante anche per un altro motivo: lo studio, infatti, ‘assolve’ computer e videogiochi, sa sempre al centro di polemiche per l’influenza negativa che possono avere sui giovani, accusando soltanto l’esposizione ai social network proprio per il loro modello di funzionamento.
Sarebbe infatti il continuo confrontarsi con le vite degli altri ad avere conseguenze negative sulla psiche degli adolescenti. Secondo lo studio, la continua esposizione e il costante confronto con le esperienze altrui porta gli adolescenti a crisi di identità e depressive, oltre alla perdita di autostima se la propria vita non risponde a dei canoni riportati e visti sui social network.
Secondo lo studio, inoltre, i social network si comportano esattamente come una droga, creando dipendenza e facendo entrare gli utenti in un loop a spirale: più si guarda, più si vuole postare e condividere contenuti per essere all’altezza.
Riuscire a identificare i primi segnali del problema, però, può dare “a medici e genitori un’ampia finestra temporale per intervenire”, come spiegato da Patricia Conrod dell’Università di Montreal.