New York sfodera una nuova arma contro il suo più acerrimo nemico: il topo. La metropoli ha adottato un congegno che attira il ratto e lo tuffa in una piscina colma di alcol e si tratta di una super trappola ecologica made in Italy. Nel corso degli anni, i funzionari della città hanno speso milioni di dollari nel tentativo di abbattere la popolazione di ratti, ma senza successo. Ora sostengono di aver finalmente trovato la soluzione. “Li mette fuori combattimento e annegano”, ha dichiarato Anthony Giaquinto, presidente di Rat Trap, che importa i dispositivi dall’Italia. Ma in cosa consiste la trappola?
Il congegno si chiama Ekomille ed è prodotto dalla azienda di Imola Apice Srl. Si presenta come una ‘casa’ per topi a due piani, con la scala esterna che li conduce al piano superiore dove trovano l’esca e una ruota che li fa precipitare al piano inferiore formato da una piscina di alcol. Alto 60 centimetri e a batterie, Ekomille, assicura la ditta, è in grado di catturare in continuo topi e ratti utilizzando esche naturali e garantendo la soluzione del problema nel rispetto dell’igiene e dell’ecologia. Un sensore tarato ad appena 1,8 grammi di pressione fa ‘tuffare’ il roditore nella piscina che contiene fino a 80 topi.
Il macchinario è stato sperimentato per un anno presso il Bioparco di Roma nell’ambito di una ricerca scientifica dell’università la Sapienza, che ha portato alla piena approvazione del sistema di cattura Ekomille. Un’altra sperimentazione è stata fatta al mercato di Testaccio nel quale l’opera di derattizzazione ha avuto lo stesso successo. Il punto forte della supertrappola è quello di fare il suo lavoro “senza disperdere nell’ambiente sostanze nocive o velenose, pericolose per il rischio di contaminazione. Per queste sue caratteristiche può essere usato anche in ambienti ospedalieri, nelle mense, nei laboratori artigianali di preparazione cibo, nei giardini e nelle metropolitane”.
Ekomille ha già fatto la sua comparsa un mese fa in una zona di Brooklyn, catturando 107 ratti. Durante una conferenza stampa di presentazione del dispositivo gli operatori sanitari hanno aperto la trappola mostrando i topi morti che galleggiano in un liquido verde.”È umano ed ecologico”, ha dichiarato il presidente del distretto Eric Adam, proclamando il successo dell’esperimento.
Migliaia di newyorkesi telefonano ogni anno al dipartimento di Salute per denunciare la presenza di ratti. Dal 2014 al 2018 le segnalazioni di ratti sono aumentate del 38 per cento, da 12.617 a 17.353; nello stesso periodo è raddoppiato il numero di volte in cui gli ispettori sanitari hanno trovato indizi della presenza di ratti, passando da 16.315 a 30.874.
Nel luglio 2017, il sindaco Bill de Blasio aveva annunciato un programma da 32 milioni di dollari per abbattere migliaia di roditori installando bidoni della spazzatura resistenti ai topi e inasprendo le norme sui rifiuti. Tra i vari tentativi c’è stato anche quello di testare un’esca liquida che rendeva i ratti sterili. Nessun newyorkese, nemmeno i più facoltosi, può dirsi non interessato dal problema. Tra le zone più colpite le zone più colpite della città ci sono infatti l’agiato Upper West Side e quattro quartieri di Brooklyn: Prospect Heights, Bedford-Stuyvesant, Bushwick e Ocean Hill.
Tra i motivi di una così numerosa popolazione ci sono i tunnel scavati nel terreno a causa dei continui lavori, il cibo facile e il clima sempre più mite.