Burioni rassicura: "Il virus potrebbe diventare più 'buono', ma dobbiamo avere pazienza"

Il virologo: "Molti virus diventano meno aggressivi col tempo, perché per loro non è conveniente che muoia il corpo ospite. Ma per queste mutazioni ci vuole tempo, e non è detto che avvengano"

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20 Marzo 2020 - 16.54


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Anche se invita a prendere questa possibilità come un ‘colpo di fortuna’, Roberto Burioni ha spiegato che il virus potrebbe diventare più ‘buono’: “Parliamo di un secondo possibile colpo di fortuna, oltre a quello che il caldo potrebbe far trasmettere meno il virus. Potrebbe accadere come potrebbe anche non accadere, ma pensiamoci perché può darci la forza per sopportare i gravi sacrifici di questi giorni”. 
“Tipicamente” spiega Burioni, “tipicamente i virus tendono a diventare più buoni. La cosa non è scontata. Immaginiamo che attraverso le mutazioni venga fuori una variante del virus che faccia venire la febbre a 37,2 e non a 39-39,5. Le cose cambiano. Con 37,2 di febbre non stiamo tanto male, andiamo al concerto, a cena, alla partita”. Ecco che cosa potrebbe avvenire: “Il virus che provoca 39 o 40 febbre si trasmetterà molto di meno e quindi velocemente nella popolazione prevarrà la variante più buona perché, mentre gli altri stanno a casa, quelli infettati dalla variante che non fa venire la febbre alta, vanno in giro e trasmettono il virus”.
“Questo è molto importante – sottolinea Burioni – ai virus conviene stare in pace con noi e infatti è già successo: altri coronavirus sono passati dall’animale all’uomo e adesso sono la causa di un banale raffreddore. Speriamo succeda anche con questo coronavirus che ci sta rovinando l’inizio del 2020. Ma dobbiamo dare al virus il tempo di mutare e intanto dobbiamo fare il nostro dovere nella battaglia contro questa minaccia, restando a casa”, raccomanda.

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