Il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, nella quotidiana conferenza stampa presso la sede della Protezione civile, ha sottolineato come per incpontrare una persona anziana, anche nella fase 2, bisognerà “essere molto cauti”: “Non si potrà pensare faccio il tampone e vado a trovare una persona anziana, c’è anche un certo arco di tempo per ottenere la diagnosi”.
“Dobbiamo imparare dall’esperienza, dunque dobbiamo utilizzare i modelli predittivi per prevedere l’impatto di una determinata misura, la simuliamo, la adottiamo, misuriamo cosa avviene e dobbiamo apprendere se quello che abbiamo messo in atto ottiene i risultati che ci aspettavamo. La prospettiva è quella, passo dopo passo, di andare verso il maggior numero di aperture possibili. E questo è l’obiettivo di tutti noi”. Lo ha rilevato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in conferenza stampa alla Protezione civile, scusandosi per l’uso dei termini inglesi e spiegano in che consiste l’approccio ‘try and learn’.
“Siamo ancora in fase epidemica”, ha ricordato, “anche se con numeri fortunatamente molto ridotti”. Dobbiamo adottare un approccio progressivo “che ci consenta di recuperare ‘normalità’ e che però richiede il rispetto delle regole di cui abbiamo parlato. Misure che ci aiuteranno a recuperare una dimensione di normalità”. E “recuperare tutti i gradi di libertà che potremo recuperare”.
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