Quando ho letto che secondo l’onorevole Giorgia Meloni il presidente pro tempore degli Stati Uniti, Donald Trump, difende i valori cristiani, mi sono sentito spiazzato. Certo, il mondo è bello perché è vario, guai se non fosse così, si potrà discutere anche su quali siano i valori cristiani. Io magari li capisco in un modo e lei in un altro, mi sono ripetuto più volte. Ma per quanto questa necessità di accettare che dobbiamo pensarla diversamente abbia tentato di tranquillizzarmi a lungo sono andato a dormire agitato. Ma poi, nel cuore della notte, mi sono svegliato in preda ad un incubo. Dei noti accademici sostenevano che sia i tre Vangeli sinottici sia quello di Giovanni sono in realtà testi apocrifi, testi cioè attribuiti falsamente agli apostoli. La vera storia di quanto accadde per le strade della Terra Santa, affermavano indossando parrucche bianche come si faceva secoli fa, è raccontata da altri evangelisti.
Il primo sarebbe stato “un re credente”, un uomo che fece ricorso sì a metodi duri ma in verità, a differenza di quanto sostenuto da una storiografia infondata, per liberare il mondo da un’orda di teppistelli, piccoli nichilisti che sarebbero stati sul punto di sovvertire l’ordine costituito, distruggendo statue e imponendo violenza e disordine. La conferenza proseguiva presentando il secondo evangelista, una figura alla quale veniva data grande importanza, anch’essa non conosciuta: cosa fece costui? Seppe annunciare con largo anticipo la regola salvifica da ogni epidemia: la regola che annunciò questo secondo evangelista era quella di lavarsi le mani. Con questo gesto l’evangelista avrebbe indicato all’umanità come salvarsi dall’uso delle mascherine anche duemila anni dopo.
Purtroppo il vasto ricorso a testi apocrifi avrebbe fatto ritenere a molti che lavarsene le mani sia un errore, non una norma igienica che se il popolo rispettasse lo tutelerebbe da pericolose malattie evitando all’economia di finire in difficoltà. Un accademico statunitense sottolineava che lavarsi le mani basta e avanza, non serverebbe quel pietismo apocrifo diffuso dall’idea che bisogna prendersi cura dell’altro.
Era un sonno davvero agitato il mio e ricordo bene però la sorpresa quando è stato presentato il terzo evangelista, un uomo di cui- se ho capito bene- quasi mai si parlerebbe: costui si sarebbe soltanto pentito di aver violato il distanziamento sociale disposto dal l’autorità del tempo e per questo si suicidò. Chi non rispetta la legge, manifesta per strada, contesta, commette qualcosa di grave. Stavano presentando il quarto evangelista quando mi sono svegliato. Ero davvero agitato, non mi ricordavo più cosa potesse avermi portato a un simile incubo. Poi mi sono ricordato, ho capito. E ho voluto scacciare quell’incubo andando a rilegge Matteo, 25.
Io e Giorgia Meloni possiamo pensarla diversamente sui valori cristiani e non servono gli incubi per spiegarsi idee opposte su quei valori cristiani. Ognuno ha i suoi convincimenti, ma tutti dovremmo convenire che questo è Vangelo, poi ognuno lo capirà come può: “Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me.”
Gli atti fondanti della presidenza Trump ho proprio difficoltà a riconoscerli nel senso di questo discorso, fondante per il cristianesimo.
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