Il doppio addio a Città di Castello: il parroco e il suo vice lasciano la tonaca per amore

Il parroco si sarebbe innamorato di una suora laica, mentre il suo vice di un'infermiera: la città ha accolto il doppio addio con dispiacere e comprensione.

I due parroci di Città di Castello
I due parroci di Città di Castello
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14 Maggio 2021 - 10.24


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Non capita spesso di leggere certe notizie, ma è bello vedere come due persone siano professionali tanto da lasciare il loro posto quando si accolgono di non poter più rispettare il loro patto con la Chiesa.

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Il parroco e il suo vice lasciano la tonaca per amore: succede a Città di Castello, nella parrocchia di San Pio X dove don David Tacchini, vicario parrocchiale di 40 anni, e don Samuele Biondini, parroco 52enne, hanno deciso di lasciare la chiesa.
Il primo, per la verità aveva maturato la decisione da un po’ di tempo.

La notizia è stata data dal vescovo di Città di Castello nel corso di un ritiro spirituale che si è tenuto ieri a Canoscio: “A partire da sabato 15 maggio la guida pastorale della parrocchia di San Pio X in Città di Castello è affidata a padre Giuseppe Renda, guardiano del convento di San Giovanni Battista agli zoccolanti, nominato amministratore parrocchiale”.

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La città ha accolto il duplice addio con “dispiacere” e “comprensione”.

Tra i fedeli si vocifera che don David, che ha chiesto la dispensa da tempo, si sia innamorato di una suora laica; la vicenda del parroco avrebbe risvolti più complessi e delicati e si parla di un amore nato per una infermiera.

Il vescovo, pur non volendo entrare nel merito del perché i due sacerdoti hanno lasciato la tonaca (“sono fatti personali”, taglia corto) spiega che “don David aveva già fatto domanda di lasciare da un anno, l’altro più recentemente. La cosa è stata accompagnata in base alle indicazioni che dà la Congregazione del Clero. Ed è stato affrontato tutto l’iter per avere la dispensa”.

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I due sacerdoti, come ha spiegato il vescovo “hanno chiesto e ottenuto dal Santo Padre la dispensa dagli obblighi derivanti dalla sacra ordinazione. Il presbiterio e tutta la comunità diocesana accolgono con sofferenza e, allo stesso tempo, con rispetto la libera decisione di David e Samuele. Grati per il servizio svolto, preghiamo perché possano vivere serenamente la loro appartenenza ecclesiale, radicata nel Battesimo”.

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