In un’intervista al Fatto Quotidiano, il farmacologo Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto Mario Negri, ha ribadito che “sarà molto importante vaccinare anche i bambini. Per loro il danno del Covid è modesto ma possono infettare gli adulti non protetti, perché il vaccino protegge solo al 90%, e quelli che non si sono voluti vaccinare. D’altra parte questi ultimi possono infettare i bambini. Se gli adulti fossero tutti vaccinati ci sarebbe meno fretta di vaccinare i bambini”.
Secondo il professor Garattini “porre l’attenzione sui bambini al di sotto dei 12 anni è un modo per dimenticare tutti gli altri problemi. È il gioco anche dei mass media, che puntano sempre su qualcosa di nuovo. Le priorità sono altre”.
Quali? “Il problema di coloro che hanno più di 50 anni, o comunque sono sopra i 12 anni, e non sono vaccinati. E quello della vaccinazione di tutto il mondo, la vera cosa da fare che i governi non hanno il coraggio di fare. Non è un atto di beneficenza, è un atto di sano egoismo”, sottolinea Garattini, spiegando che in Italia sono più importanti le prime e le terze dosi “soprattutto per le persone più a rischio. Non possiamo fare tutto nello stesso momento, non abbiamo una grande capacità vaccinale, in parte l’abbiamo anche smontata dopo aver raggiunto livelli importanti. Sono poi molto perplesso, per usare un eufemismo, che qui a Milano si dica che la mascherina dev’essere portata soltanto in certe aree del centro ignorando che gli assembramenti sono dappertutto. Si fa finta di fare il super green pass ma non si ha il coraggio di togliere il tampone dal green pass, quando il tampone non ha niente a che vedere con la protezione, è solo una fotografia di un dato momento”.
Quanto al vaccino ai bimbi, “molte cose non le sappiamo – dice Garattini – Attendiamo le valutazioni dell’Aifa, che potrebbe dire di aspettare qualche settimana in modo da avere i dati di altri Paesi”.
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