L’ex direttore del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, non si fa illusioni: “La situazione” ha dichiarato, “è diventata, di nuovo, abbastanza critica. Non paragonabile ai morti dell’anno scorso, per carità, non paragonabile alla situazione drammatica del 2020, ma critica dal punto di vista della gestione di un Paese, di tutti i Paesi, che hanno bisogno, ovviamente, di continuare nelle loro attività e di poterle svolgere in continuità e sicurezza”.
“La grande maggioranza delle persone che vengono vaccinate rispondono adeguatamente al vaccino e sono ragionevolmente protette, e se si infettano hanno infezioni blande. Mentre esistono, tuttavia, tra i più fragili, persone che al vaccino non rispondono adeguatamente o in cui l’effetto, la protezione, del vaccino diminuisce più rapidamente, e queste, ovviamente, vanno di nuovo protette. Non abbiamo dubbi su questo, tanto è vero che in vari Paesi europei si sta ragionando in termini anche di interventi drastici nei confronti dei non vaccinati” ha aggiunto.
Quanto all’ipotesi di introdurre restrizioni per i non vaccinati ha osservato: “Credo che qualche cosa si debba comunque mettere in campo. È chiaro che tutti i nostri conti e tutte le nostri proiezioni sono state messe in crisi dalla variante Omicron, generatasi, guarda caso, nei Paesi dove il vaccino non è arrivato o non è arrivato in maniera assolutamente sufficiente. Per cui, una volta e per tutte, dobbiamo anche cacciarci in testa che dobbiamo tornare a proteggere tutto il mondo perché la soluzione di questo problema, in un Paese solo, non ce l`abbiamo”.
“Una cosa che, tutto sommato, non è male è che, con le vacanze di Natale, le scuole rimarranno chiuse per un po’. Non voglio tirarmi addosso un’iradiddio di critiche però, francamente, ci sarà da pensare eventualmente a una procrastinazione delle vacanze se le cose vanno male o malissimo. Non sto sollecitando un ritorno alla dad, ma suggerendo di pensare ad un possibile, maggiore, iato, soprattutto per tutte le quelle fasce non vaccinate e non vaccinabili”.
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