Bassetti: "C'è un incrocio infernale con Covid e altri virus"

"La peggiore stagione degli ultimi 50 anni, troppi non vaccinati anche contro Sars-CoV-2, fa male a Ssn"

Bassetti: "C'è un incrocio infernale con Covid e altri virus"
Matteo Bassetti
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

14 Dicembre 2022 - 14.02


ATF AMP

“Siamo di fronte alla peggiore stagione influenzale degli ultimi 50 anni, non vi è dubbio”: non abbiamo mai visto così tanti casi e soprattutto così presto. Era evidente, era ampiamente previsto”. A sottolinearlo all’Adnkronos Salute è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che esprime preoccupazione, anche sui social, per l’impatto sul sistema sanitario di una ‘tempesta perfetta’ di virus respiratori. “Soprattutto – evidenzia in un post – stiamo vivendo un incrocio infernale tra l’influenza” australiana 2022, “che sta aumentando in maniera spaventosa, altri virus respiratori che stanno crescendo e il Covid, che non ha mai mollato con numerosi contagi. E’ chiaro che un incrocio simile fa male al sistema sanitario, perché abbiamo purtroppo ancora troppe persone che non si sono vaccinate o lo hanno fatto solo parzialmente per il Covid”.

Top Right AMP

Perché il Covid, aggiunge, “di fondo è sempre lì, importante. E a questo aggiungiamo anche tutti i virus e altri microrganismi respiratori. E’ un po’ come se avessimo un fiume praticamente quasi in piena su cui arriva una nuova pioggia torrenziale: purtroppo esonda. Questo fiume in piena era già il Covid per quanto riguarda i nostri ospedali. Quindi attenzione, perché il rischio è di andare in tilt”, avverte. Ieri Bassetti aveva segnalato la situazione trovata in reparto: “Non è bello rientrare il lunedì e trovare 7 ricoverati con polmonite Covid tra i 70 e gli 85 anni non vaccinati o vaccinati solo parzialmente”, riflette. “Ci rendiamo conto? A dicembre 2022 ci sono 7 persone con polmoniti gravi e imponenti che non erano vaccinate per il Covid”.

Andare avanti con le mascherine in Rsa e ospedali”, come spiegato ieri dal ministro della Salute Orazio Schillaci, “mi pare una decisione di buonsenso. D’altronde, che il Covid ci abbia almeno insegnato questo: e cioè che per quanto riguarda gli operatori sanitari, ma tutto sommato anche i visitatori, è sensato utilizzare una mascherina quando si viene in ospedale o si va in Rsa. Ritengo giusto continuare così per tutelare anziani e fragili ed è quello che credo continueremo a fare per molto tempo. Dopodiché, è vero che sotto le feste aumenteranno le occasioni di incontri al chiuso, ma non credo che si possa tornare indietro. Non è che si possa dire: festeggia il Natale con la mascherina in casa”, evidenzia Bassetti.

Dynamic 1 AMP

“Io credo che sia importante che le persone sappiano che in alcuni contesti la mascherina è meglio utilizzarla, è meglio portarsela con sé – sottolinea lo specialista – Però non vorrei che ci fosse una raccomandazione unica per tutti, come era l’anno scorso. Non esiste l’obbligo di mascherina per tutti, esiste una forte raccomandazione e quindi si andrà in questa direzione”.

FloorAD AMP
Exit mobile version