La morte di Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic ha riportato alla luce i sospetti e le paure legate all’incidenza di determinate malattie sui calciatori, e immediatamente si pensa alle sostanze assunte dagli atleti nel corso di una lunga carriera. Elisabetta Piccolotti, deputata di Avs, sul proprio profilo facebook ha annunciato un’interrogazione parlamentare in merito.
“Nelle settimane scorse le morti di Vialli e Mihajlović hanno scosso profondamente tutte e tutti. Purtroppo non sono casi isolati nel mondo del calcio e l’incidenza di tumori e malattie neurodegenerative sui calciatori è più alta rispetto resto della popolazione.”
“È quanto emerse da una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità del 2005 commissionata dalla Procura di Torino e da Guariniello che prese in esame un campione di 24mila calciatori professionisti. L’incidenza della sclerosi laterale amiotrofica, la malattia che uccise Gianluca Signorini e Stefano Borgonovo, risultò di 12 volte superiori per i calciatori, quasi doppia per quanto riguarda il tumore al pancreas, quello al fegato e per la leucemia. Dati che sono rimasti in un cassetto”.
“Occorre invece fare chiarezza sulle correlazioni tra malattie e le tante possibili cause già ipotizzate nel 2005, tipo frequenti traumi agli arti e alla testa, contatto con pesticidi dei campi di calcio, doping, abuso di farmaci non vietati. I calciatori hanno diritto a conoscere i rischi a cui sono stati esposti, dobbiamo evitare il rischio che per ragioni di business sia messa a repentaglio la salute di migliaia di ragazze e ragazzi che vogliono giocare a pallone”.
“Come Alleanza Verdi Sinistra crediamo sia urgente – conclude Piccolotti – dare mandato all’Istituto Superiore di Sanità per aggiornare la ricerca del 2005. Per questo presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro della salute Orazio Schillaci e al ministro dello sport e dei giovani Abodi.”
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