Secondo alcuni dati resi pubblici, lo scorso anno, dall’Istituto Superiore di Sanità nel “Rapporto sul fumo in Italia”, quasi un italiano si quattro è un fumatore, pari, in percentuale ad un 24%, registrando anche un incremento delle persone che fumano sigarette elettroniche a tabacco riscaldato.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che il costo annuale delle cure per i tumori provocati dal fumo “è circa il doppio di quanto incassiamo dalle accise sul tabacco, 14,40 miliardi nel 2021”. E per questo “stiamo verificando quale sia lo strumento più idoneo per inasprire i divieti, anche all’aperto”.
Lotta al tabagismo – Il ministro della Salute cita i dati elaborati dalla Fondazione Veronesi, in un’intervista al Corriere della Sera per giustificare la controffensiva contro sigarette, sigari e prodotti alternativi già annunciata in Parlamento.
Malati in aumento – “Inutile mettere più soldi nel fondo sanitario nazionale, e il mio governo lo ha fatto, se poi i malati colpiti da grandi patologie aumentano e con loro i costi delle cure – aggiunge il Ministro precisando che non si può rinunciare ai nuovi e “prodigiosi” farmaci oncologici in arrivo.
Stretta anche su sigarette elettroniche – Schillaci pone anche l’attenzione “sull’aumento in modo esponenziale del consumo di sigarette senza fumo tra gli adolescenti che comunque contengono nicotina e generano dipendenza”. La stretta riguarderà anche questo settore. In attesa di “evidenze” sui prodotti senza combustione, il titolare del dicastero della Salute sottolinea come non sia stato dimostrato che le sigarette elettroniche “siano meno nocive, a differenza di quanto si fa credere”.