Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di una persona a noi ben nota ma che ha chiesto la riservatezza sulla sua identità.
Gentile redazione, sto seguendo con inquietudine e rabbia le notizie sulla costituenda commissione d’inchiesta sulla gestione del Covid che i partiti di destra vogliono istituire.
Sono un insegnante e nei mesi della pandemia mia madre è morta di Covid durante la cosiddetta seconda ondata, quella che è arrivata dopo la triste affermazione di Zangrillo secondo cui il virus era diventato clinicamente inesistente e che molti avevano interpretato come un ‘liberi tutti’.
Le scuole furono riaperte, mascherine e finestre spalancate non bastarono. Le scuole sono state un bacino di contagio e fu così che il virus entrò in casa e mia madre, che aveva problemi di salute già di suo, se ne è andata in una decina di giorni.
Ricordo il caos, le terapie intensive piene, gli ospedali nel caos. E ricordo molto bene che all’epoca c’era chi nel nome di quel bene collettivo che si chiama vita ha fatto sacrifici e rinunce per tentare di evitare che il Covid-19 facesse ancora più danni. Io ero tra questi.
Ricordo bene anche quei mesi nei quali gli esponenti di destra tuonavano contro le mascherine, facevano selfie e iniziative politiche senza mascherine, andavano dietro quei ristoratori di “Io apro” e dietro tutti coloro che, nonostante le evidenze scientifiche, non volevano limitazioni delle loro attività commerciali perché prima gli affari e la salute pazienza per chi muore. Ricordo perfino politici che direttamente o indirettamente facevano passare l’idea secondo la quale siccome morivano soprattutto ‘improduttivi’ anziani non valeva la pena bloccare un interno paese.
Come ricordo bene che nei mesi successivi una parte significativa destra destra ha avuto posizioni irresponsabili sui vaccini, si è rifiutata di lanciare appelli alla vaccinazione e ha fatto da sponda a tante istanze anti-scientifiche. E questo – ripeto – mentre ogni giorno decine di italiani morivano, nonostante le restrizioni che il ministro della Salute Speranza e Giuseppe Conte hanno deciso, anche a costo di essere poco simpatici ad una parte di opinione pubblica e alla minoranza rumorosa a trazione fascista che ha invaso il web di menzogne negazioniste.
Ci sono studi che hanno dimostrato che senza rigore e senza sacrifici di tutti i morti sarebbero stati molti di più e il sistema sanitario sarebbe collassato.
Vedere che oggi quella destra così attenta alle corporazioni amiche, ai no vax, ai no mask e ai no Green pass voglia una commissione d’inchiesta sul Covid pensate solo per legittimare a posteriori le loro nefandezze di quei mesi suscita in me una grande rabbia. Sia come persona toccata dal Covid nei suoi affetti più cari, sia come italiano che in quei mesi ha rispettato le regole perché il virus venisse contenuto il più possibile e facesse meno danni.
Da elettore progressista vorrei lanciare un appello a Pd, M5s, Verdi e Sinistra Italiana affinché boicottino questa farsa politica della Commissione d’inchiesta sul Covid portata avanti dai nemici della lotta al Covid che cercano solo – come ho detto – di darsi ragione a posteriori sperando che gli italiani abbiano già dimenticato.
La vostra presenza nella commissione non sarebbe altro che una legittimazione di questo circo (vorrei usare parole più pesanti ma mi limito) che si prospetta negazionista e no-vax.
Non si tratta di scegliere l’Aventino, che sappiamo storicamente essere una soluzione sbagliata. Si tratta di boicottare questa commissione ipocrita ma nello stesso tempo in Parlamento e fuori nelle piazze e nelle iniziative politiche e culturali smascherare il gioco della destra che vuol far dimenticare che la salute degli italiani è l’ultimo dei loro pensieri, come la loro passione per Trump e Bolsonaro ha già ampiamente dimostrato.
Argomenti: covid-19