La condanna a morte mediante l’utilizzo di azoto prevede l’inalazione di azoto puro, causando la morte della persona per ipossia, ossia una carenza di ossigeno. Questa pratica è controversa e è stata oggetto di critiche da parte di diverse organizzazioni non governative e delle Nazioni Unite, che la considerano contraria ai diritti umani e assimilabile a una forma di tortura.
Il protocollo pubblicato dallo Stato dell’Alabama per questa procedura prevede che il condannato indossi un respiratore simile a quelli utilizzati per l’inalazione di ossigeno. Tuttavia, dalla maschera del respiratore verrà erogato gas di azoto invece di ossigeno. Il gas di azoto verrà somministrato per almeno 15 minuti, oppure per 5 minuti a partire dal momento in cui non verrà più registrato il battito cardiaco.
Secondo le autorità dell’Alabama, il condannato dovrebbe perdere conoscenza in pochi secondi e morire nel giro di pochi minuti. Sulla carta, questa procedura non dovrebbe causare dolore al condannato. Tuttavia, la questione della costituzionalità e dell’umanità di questo metodo di esecuzione è ancora oggetto di dibattito e critica.