Il 30% degli italiani non spazzola bene i denti e non cura le carie: i dati della ricerca 

Il sondaggio ha evidenziato che in molti spazzolano i denti in senso orizzontale invece che in verticale e che il 68% degli intervistati impiega un tempo inferiore ai due minuti per lavare i denti, senza farlo in modo scrupoloso e attento.

Il 30% degli italiani non spazzola bene i denti e non cura le carie: i dati della ricerca 
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21 Ottobre 2024 - 10.19


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Una recente indagine condotta da parte della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia dentale ha sottolineato come il 33% della popolazione italiana spazzoli i denti in modo scorretto e come quasi il 30% delle persone adulte non si occupi della cura delle carie dentali. 

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Il sondaggio ha evidenziato che in molti spazzolano i denti in senso orizzontale invece che in verticale e che il 68% degli intervistati impiega un tempo inferiore ai due minuti per lavare i denti, senza farlo in modo scrupoloso e attento.

Queste cattive abitudini e la mancata sensibilità riguardo i rischi e le conseguenze che sono legate a un’igiene orare scorretta portano ad una diffusione molto ampia delle infiammazioni gengivali. 

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Ben 30 milioni di italiani soffrono di parodontite, mentre solo il 17% delle persone riesce a diagnosticare in tempo disturbi legati alle infiammazioni gengivali. 

Questi dati dimostrano come sia importante la prevenzione delle carie e al contempo una buona igiene orale. 

La microbiologia della carie dentali

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Per comprendere appieno l’importanza della prevenzione, è necessario analizzare il processo di formazione della carie. La carie dentale è una patologia infettiva multifattoriale causata principalmente da batteri acidogeni come lo Streptococcus mutans e i Lactobacilli. 

Questi microrganismi metabolizzano i carboidrati fermentabili, producendo acidi che demineralizzano lo smalto dentale. La comprensione di questo meccanismo patogenetico è alla base di ogni strategia preventiva efficace.

Igiene orale: oltre il semplice spazzolamento

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L’igiene orale domiciliare rappresenta la prima linea di difesa contro le patologie orali. Lo spazzolamento dei denti, lungi dall’essere una semplice abitudine, è un procedimento tecnico che richiede precisione e metodicità. 

La tecnica di Bass modificata, raccomandata dalla maggior parte degli odontoiatri, prevede il posizionamento dello spazzolino a 45 gradi rispetto alla gengiva, effettuando movimenti vibrazionali brevi e delicati. Questa metodica assicura la rimozione efficace del biofilm batterico sia dalle superfici dentali che dal solco gengivale.

La frequenza ottimale di spazzolamento è di almeno due volte al giorno, idealmente dopo ogni pasto principale, con una durata minima di due minuti per sessione. L’utilizzo di spazzolini a setole sintetiche con testina di dimensioni adeguate alla morfologia del cavo orale del paziente è cruciale per massimizzare l’efficacia della procedura.

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Anche la scelta del giusto dentifricio è importante per riuscire a ottenere sia un’ottima protezione dai batteri che causano le carie sia per riuscire a migliorare l’aspetto dei denti, rendendoli più puliti e bianchi a lungo. 

La pulizia interdentale

Gli spazi interdentali, inaccessibili alle setole dello spazzolino, sono aree di elezione per l’accumulo di placca batterica e l’insorgenza di carie. L’uso quotidiano del filo interdentale o di scovolini, calibrati in base all’ampiezza degli spazi interdentali, è essenziale per una rimozione completa del biofilm batterico.

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Studi clinici randomizzati hanno dimostrato che l’aggiunta della pulizia interdentale allo spazzolamento riduce l’incidenza di carie interprossimali del 40% rispetto al solo spazzolamento.

Nutrizione e carie: l’influenza della dieta sul cibo

L’influenza della dieta sulla salute orale va oltre la mera limitazione degli zuccheri. Mentre è innegabile che una riduzione nell’assunzione di carboidrati fermentabili sia fondamentale per la prevenzione della carie, è altrettanto importante considerare il ruolo degli alimenti protettivi.

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Cibi ricchi di calcio e fosforo, come latticini e frutta secca, possono favorire la mineralizzazione dello smalto. 

Gli alimenti contenenti polifenoli, come il tè verde e il cacao, hanno dimostrato proprietà antibatteriche contro lo Streptococcus mutans. L’integrazione di questi elementi nella dieta quotidiana può aiutare a migliorare la propria strategia preventiva contro l’insorgere delle carie. 

L’importanza dei controlli periodici dal dentista 

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Infine, la soluzione migliore per riuscire a contrastare l’insorgere delle carie sono sicuramente le visite dal dentista. Idealmente bisognerebbe fare una visita di controllo e una pulizia dei denti almeno una volta ogni sei mesi. In questo modo sarà possibile svolgere una valutazione del rischio delle carie e al contempo si abbassa anche il pericolo d’infiammazione delle gengive e di patologie connesse come la parodontite. 

Effettuare un controllo semestrale aiuta anche a migliorare la salute del cavo orale complessiva, in quanto si andranno a rimuovere con la pulizia il tartaro e la placca batterica che non si può eliminare con l’igiene giornaliera. 

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