Età della disinformazione e popolo disinformato

Un breve brano tratto da "La ribellione delle elite. il tradimento della democrazia" 1994. Di Cristopher Lasch. [Enzo Puro]

La disinformazione
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Enzo Puro Modifica articolo

21 Luglio 2011 - 13.48


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Un breve brano tratto da “La ribellione delle elite. il tradimento della democrazia” 1994, in cui l’autore Christopher Lasch ([url””]http://it.wikipedia.org/wiki/Christopher_Lasch[/url]http://it.wikipedia.org/wiki/Christopher_Lasch) affronta il tema della informazione e dei suoi meccanismi. Nel capitolo da cui il brano è tratto si mette in evidenza il ruolo negativo svolto dai media sin dalle teorizzazioni del fondatore di uno dei pionieri del giornalismo moderno, l’ americano Walter Lippman, che sosteneva che lo scopo dei giornali non era incoraggiare il dibattito publbico ma fornire agli esperti le informazioni in base alle quali poter prendere le decisioni.

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Paradossalmente oggi, anche se siamo sommersi dalle informazioni grazie ai giornali, alla televisione e ad internet i sondaggi riferiscono regolarmente di un declino costante del livello di conoscenza degli affari pubblici.

NELL’ETA’ DELLA INFORMAZIONE IL POPOLO E’ NOTORIAMENTE DISINFORMATO.

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La spiegazione di questo apparente paradosso è ovvia anche se viene espressa di rado: essendo stati effettivamente esclusi dal dibattito pubblico sulla base della loro incompetenza, la maggior parte dei cittaidni non sa più cosa fare dell’informazione inflitta loro in dosi tanto massicce.

Le masse popolari sono diventate incompetenti come i loro critici hanno sempre sostenuto che fossero. E questo dimostra che è il dibattito, e solo il dibattito, che fa nascere il desiderio di informazioni utilizzabili.

IN ASSENZA DI INTERSCAMBIO DEMOCRATICO LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE NON HA ALCUN INCENTIVO A FAR PROPRIA UNA CONOSCENZA CHE NE FAREBBE DEI CITTAIDNI COMPETENTI.

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