Una morte scuote la Rai di Trento

Dopo la scomparsa drammatica di Lorenzo Lucianer, giornalista impegnato “a garantire diritti sul lavoro”, a Trento vertice di TGR e funzionari di viale Mazzini.

Una morte scuote la Rai di Trento
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14 Novembre 2012 - 17.11


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“Il suo rigore professionale e morale è stato di insegnamento per molti, la sua passione contagiosa. La sua scomparsa prematura ci lascia sgomenti e ci spinge con ancora maggior determinazione a proseguire il suo impegno sindacale teso a garantire diritti e dignità sul lavoro”. Sono le parole con le quali l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, qualche giorno fa esprimeva “commozione e cordoglio” per la scomparsa di Lorenzo Lucianer, 60 anni, volto noto del TGR regionale di Trento. La sua popolarità era legata in particolare allo sport, per lui una vera passione. In trentacinque anni di professione si era guadagnato la stima di chi ne seguiva il lavoro nella sua regione. Lo ricordava proprio il comunicato con il quale l’Usigrai dava la notizia della morte di Lucianer, lo scorso 8 novembre.

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Morte improvvisa e arrivata nel modo più drammatico. Ma con la morte di Lucianer sembra essere esplosa una situazione interna alla redazione della Rai di Trento fino ad allora tenuta – come dire – ”sotto controllo”. Sembra emergere una storia segnata da dossier e denunce sullo stato delle cose della Rai a Trento; storia che chiamerebbe in causa, appunto, il tema dei “diritti e della dignità sul lavoro”, l’agibilità interna e la gestione di TGR locale. Vicende sulle quali pare fosse molto impegnato Lucianer, come la stessa Usigrai ha voluto ricordare, se si vuole in maniera irrituale, ma forte, per il momento scelto. Gestioni discusse, discutibili, dossier ed anche denunce alla magistratura. Per discriminazioni e soprusi ma anche per scelte quotidiane dei responsabili delle redazioni regionali in linea più con gli interessi personali che non con l’interesse pubblico. Problemi, questi, che in TGR si riscontrano a macchia di leopardo da Trento a Palermo, passando per Roma.

In genere la direzione e gli uffici competenti di via Mazzini hanno teso a lavare i panni sporchi in famiglia, arrivando alle archiviazioni e a volte addirittura – dicono in TGR – ribaltando le accuse. Sempre in TGR dicono che in alcuni casi a prevalere sono state coperture politiche e altre coperture che hanno finito con ricondurre tutto all’ordine. Ordine apparente, fino a quando un evento tragico, come a Trento, ha lasciato senza coperchio il pentolone.

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E’ stato così che, a pochi giorni dalla morte di Lucianer e di quelle parole dell’Usigrai, nella sede della Rai di Trento sono arrivati i vertici di TGR ed esponenti degli uffici che in Rai sono incaricati di svolgere le inchieste interne quando emerge una patologia o quando vengono denunciate irregolarità d’ogni grado. Quale il fine della missione romana a Trento? Cosa si cerca? Cosa si cerca di ricostruire? E’ l’eredità dell’impegno di Lucianer per “garantire i diritti e la dignità “ in redazione?

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