A Tarquinia aggredita in diretta la cronista di In Onda su La7

Telecamera oscurata, mani in faccia, spintoni, e microfono strappato di mano. Si è concluso così, il collegamento per In Onda della cronista Sara Giudice da Tarquinia.

A Tarquinia aggredita in diretta la cronista di In Onda su La7
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14 Agosto 2015 - 11.39


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Su La7 durante il programma In Onda la giornalista Sara Giudice, in collegamento, stava raccontando la “particolarità” di una giostra tiro a segno che invita i clienti a “sparare ai politici” quando i proprietari del chiosco hanno cercato di oscurare la telecamera e le hanno strappato di mano il microfono.

Si è concluso così, con il segnale che salta all’improvviso, il collegamento per In Onda della cronista Sara Giudice da Tarquinia. La Giudice stava mostrando il chiosco di un giostraio – uno di quelli in cui normalmente si spara alle lattine per vincere i peluche – la cui particolarità è l’invito a “sparare ai politici”.

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I conduttori Tommaso Labate e David Parenzo dallo studio invitano la collega a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. La Giudice cerca di riprendere il microfono ma ancora una volta le viene strappato di mano.

La stessa Giudice ha raccontato “Mi hanno detto ‘se fai denuncia ti seguiamo fino a casa’ – spiega – e io ho tutta l’intenzione di denunciare”. Una frase ripetuta più volte per tentare di dissuadere la cronista che continua: “Mi hanno urtato e spintonato, ma non sono tanto le mani addosso che mi spaventano, anche mentre stiamo parlando continuano a minacciarmi. Ci hanno portato via un microfono, è una rapina e io li denuncio”.

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